Capodanno a picco per gli agriturismi, disdette per oltre il 40% - QdS

Capodanno a picco per gli agriturismi, disdette per oltre il 40%

Capodanno a picco per gli agriturismi, disdette per oltre il 40%

lunedì 27 Dicembre 2021

La ricettività del mondo agricolo, infatti, conta già oltre il 40% delle disdette tra Natale e l'Epifania; una perdita, in media, di circa 25 mila euro in 10 giorni per ogni struttura

Effetto domino della nuova variante anche sugli agriturismi. La ricettività del mondo agricolo, infatti, conta già oltre il 40% delle disdette tra Natale e l’Epifania; una perdita, in media, di circa 25 mila euro in 10 giorni per ogni struttura e un Capodanno a picco da recuperare, forse, puntando sulla consegna a domicilio.

Ripartenza lontana e sempre più in salita

Sotto l’ondata Omicron, questo il quadro della situazione tracciato da Cia-Agricoltori Italiani che insieme a Turismo Verde, sua associazione agrituristica, teme adesso una ripartenza lontana e sempre più in salita. Attese e ottimismo vacillano, dunque, anche nelle 24 mila strutture agrituristiche d’Italia che nelle festività natalizie avevano riposto non poche speranze come occasione di ripresa per il comporta della ristorazione e dell’ospitalità. Invece, con oltre 50 mila casi al giorno, 6 mila voli cancellati anche per contagi tra gli equipaggi e 2 milioni di italiani in quarantena, sfumano via via 25 milioni di partenze programmate solo pochi mesi fa. Dati oggettivi e timori, sottolinea Cia, hanno chiaramente spinto famiglie, coppie e comitive a rivedere i programmi per le feste.

Versatilità e prontezza

L’isolamento per chi è entrato in contatto con positivi, sta sgretolando in queste ore, la convivialità pianificata per la notte di San Silvestro che, vietate le piazze e le feste nei locali, si pensava salva in ristoranti e agriturismi. Per Cia che guarda anche ai trend in tenuta, resta l’opportunità della consegna a domicilio e, quindi, dell’Agridelivery che l’organizzazione sostiene e garantisce insieme al suo network di produttori con dalcampoallatavola.it. Gli agriturismi di Cia, infatti, tornano a confermare quella versatilità e prontezza che sin dal primo lockdown ha permesso di fornire un servizio ai cittadini e di alimentare un’attività per natura inarrestabile sia nei campi che nelle stalle.
Infine, Cia auspica che tra gennaio e febbraio, con i booster a 4 mesi e l’arrivo di 2,9 milioni di dosi, l’Italia recuperi strada sul fronte delle vaccinazioni per tornare davvero a progettare in modo più solido la primavera e l’estate 2022. L’appello è ancora una volta alle istituzioni perché facciano subito sistema con il territorio e aumentino le risorse del Pnrr a disposizione per la ripresa del settore turistico italiano.

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