Crisi agrumicola, servono ristori e sgravi fiscali

Crisi agrumicola, servono sgravi e ristori fiscali: la Regione pensa a misure straordinarie

Daniele D'Alessandro

Crisi agrumicola, servono sgravi e ristori fiscali: la Regione pensa a misure straordinarie

Roberto Pelos  |
lunedì 25 Dicembre 2023

"Non resteremo sordi agli appelli che arrivano soprattutto dalla parte orientale dell’Isola, dove migliaia di famiglie vivono di agrumicoltura"

“Il governo regionale, dopo aver incontrato alcuni operatori del settore, sta valutando l’adozione di misure straordinarie adeguate per arginare la crisi agrumicola in Sicilia, dovuta alla carenza di piogge e quindi con produzioni scarse, dal punto di vista quantitativo e qualitativo”. Sono le parole, diffuse attraverso un comunicato, del presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il quale ha aggiunto che gli interventi “verranno messi in campo compatibilmente con le limitazioni di finanza pubblica dovute a uno schema di Legge di stabilità ormai in fase di approvazione definitiva all’Ars”. Il numero uno di Palazzo d’Orleans ha comunque assicurato l’impegno istituzionale a sostegno del comparto. “Pur tuttavia, – ha sottolineato infatti Schifani – non resteremo sordi agli appelli che arrivano soprattutto dalla parte orientale dell’Isola, dove migliaia di famiglie vivono di agrumicoltura”.

Marchese Ragona (Confagricoltura Sicilia): “Danni enormi e prodotti a terra”

Per fare un quadro della situazione abbiamo interpellato i rappresentanti delle associazioni di categoria, ai quali abbiamo anche chiesto quale sostegno si aspettano dalle istituzioni. Rosario Marchese Ragona, presidente regionale di Confagricoltura, era presente nei giorni scorsi ad un appuntamento svoltosi proprio nella Sicilia orientale. “Di recente – ha raccontato – sono stato ad un convegno organizzato dal presidente del consorzio Igp Arancia Rossa Gerardo Diana, ad Ambelia, e ho visitato tutta una serie di aziende agricole della piana di Catania fino al lago di Lentini e devo dire, incontrando poi tanti imprenditori, che ci sono danni enormi. Tante aziende ancora irrigavano ma il prodotto era di pezzatura piccola e per gran parte a terra”.

Le richieste al governo regionale

“Abbiamo chiesto all’assessore Sammartino e al dottore Caltabellotta, che erano presenti al convegno, – prosegue Marchese Ragona – di intervenire sulla grave crisi che attanaglia il mondo agrumicolo così come per i tanti viticoltori che hanno subito danni enormi dalla peronospora. Il nostro auspicio è che vengano trovati i fondi per ristorare gli agricoltori che hanno subìto dei danni. La crisi agrumicola – conclude il numero uno di Confagricoltura regionale – ha colpito le aree di produzione in gran parte dell’Isola”.

Amantia (Coldiretti Scordia): “Sarebbero opportuni sgravi fiscali”

Riguardo al territorio etneo e alla Sicilia orientale, abbiamo intervistato anche Vito Amantia, presidente di Coldiretti presso la sezione di Scordia. “Non ci aspettiamo molto anche se sarebbe almeno opportuno qualche sgravio fiscale, ma non possiamo ricevere aiuti diretti. – ha dichiarato – L’assessore Sammartino ci ha promesso un tavolo di confronto con il coinvolgimento di associazioni e industrie e in effetti se queste ultime alzassero un minimo il prezzo del ritiro soffriremmo molto meno considerando che questa merce per gran parte passa poi alle industrie, ma il prezzo deve essere remunerativo”.

“Poche piogge e contrazione dei consumi”

Quanto alla situazione inerente al settore agrumicolo a Scordia e in generale, nella Sicilia orientale, Amantia ha spiegato: “Abbiamo avuto problemi di approvvigionamento d’acqua, non piove e li avremo nella prossima campagna. C’è per ora una contrazione dei consumi, molta merce rimane attaccata alle piante e se qualcuno riesce a vendere lo fa a prezzi molto bassi. Se le industrie non ci danno una mano, – conclude Amantia – oltre alle spese che abbiamo affrontato subiremo anche una perdita di prodotto perché parecchia merce non verrà raccolta. In questa situazione è coinvolta tutta la zona agrumicola, non solo Scordia, tutta la Sicilia orientale è in queste condizioni”.

Approvati finanziamenti per il settore agricolo

Nel frattempo, l’Ars ha approvato le norme inserite dal governo nella Legge di stabilità con i finanziamenti a favore del settore agricolo. Tra le misure approvate in aula: l’erogazione di contributi, pari a un milione e mezzo di euro, in favore di Comuni, altri enti pubblici e soggetti privati per il recupero, la fruizione e la valorizzazione dei borghi marinari; lo stanziamento di cinque milioni all’Esa per interventi di manutenzione sulla viabilità rurale per l’accesso ai terreni agricoli e forestali e per l’irreggimentazione delle acque; l’istituzione di un fondo di tre milioni di euro (un milione per il 2024 e due milioni per il 2025) per le iniziative di promozione interna ed internazionale legate al riconoscimento della Sicilia come “Regione europea della gastronomia 2025”. “Sono orgoglioso – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino – del lavoro portato avanti dal governo regionale per varare una Finanziaria che ha dato centralità al comparto agricolo e che punta allo sviluppo dell’Isola.  

Cia Sicilia: “Una dotazione adeguata per le aziende vitivinicole”

Graziano Scardino, presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Sicilia, ha scritto una lettera all’assessore Sammartino, nella quale affronta varie tematiche e chiede, tra le altre cose “l’inserimento nella finanziaria regionale di una dotazione adeguata per far sopravvivere le aziende vitivinicole che hanno subito danni a causa degli eventi climatici e della peronospora”. Riguardo alla crisi agrumicola, il presidente della Cia regionale scrive che il comparto “ha sofferto la mancanza di acqua e le temperature oltre la media, generando produzioni di piccolo calibro, mentre si guarda con apprensione la prossima campagna, ma riteniamo non opportuno parlare già di crisi alfine di non pregiudicare il mercato”. Scardino afferma: “Ringraziamo l’assessore per il continuo confronto sulle varie problematiche che assieme abbiamo affrontato nel corso dell’anno appena trascorso. La Cia ritiene che la strada intrapresa sia corretta e vuole avere un atteggiamento costruttivo”.

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