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Denise Pipitone, nuovo colpo di scena, altri indagati, ecco chi sono

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Denise Pipitone, nuovo colpo di scena, altri indagati, ecco chi sono

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sabato 03 Luglio 2021

Nell'inchiesta della Procura di Marsala sono venute fuori anche alcune false testimonianze

Ancora colpo di scena riguarda il caso di Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004 a Mazara del Vallo.

Cii sono nuovi indagati come annunciato a Quarto Grado, nella puntata del 2 luglio in onda su Rete 4. Nell’inchiesta della Procura di Marsala sono venute fuori anche alcune false testimonianze.

È il caso dell’ex pm Maria Angioni, il magistrato incaricato all’epoca dei fatti, che nelle scorse settimane aveva dichiarato in diretta tv di aver trovato Denise viva e con una figlia, ed è il caso più recente dei coniugi romani.

La turista romana aveva raccontato di aver visto il 1° settembre 2004 nella hall dell’hotel Ruggero II una signora con fare sospetto in compagnia di una bambina e di aver sentito una voce che diceva: “Proprio qui la dovevi portare?”. Ma dalle indagini emerge invece che la coppia quel giorno non si trovava a Mazara del Vallo ma a Roma. L’avvocato della coppia, Stefano Pellegrino, è lo stesso legale della magistrata Maria Angioni, anche lei indagata per falsa testimonianza.

La prima testimonianza

Durante la trasmissione Ore 14 su Rai 2, Milo Infante ha ricostruito le ultime novità emerse dal lavoro della Procura di Marsala. Ha riportato una nuova testimonianza che potrebbe aiutare a risolvere il caso, a 17 anni dall’accaduto. Una signora di Roma ha detto di aver alloggiato, quel famoso primo settembre del 2004, nell’hotel Ruggero II in cui lavorava Anna Corona, ex moglie di Piero Pulizzi, padre biologico di Denise Pipitone. H

a riferito alla Procura di essersi recata alla reception dell’albergo per chiedere degli asciugamani e di aver notato una situazione ambigua di confusione. Si sentivano delle urla e qualcuno avrebbe esordito con: “Proprio qua dovevi portarla?”. A un certo punto si sarebbe aperta una porta: “Ho visto una bambina accanto a una persona – ha aggiunto la testimone oculare – non dimenticherò mai i suoi occhi”. Ma adesso non sarà probabilmente possibile trovare riscontro della sua presenza all’interno della struttura perché non sono stati conservati i registri e sono trascorsi troppi anni.

La seconda testimonianza

La seconda testimonianza – accolta dalla Procura che ne sta accertando l’attendibilità – riguarda una donna di Mazara del Vallo alla quale un personaggio noto agli inquirenti avrebbe rivelato in una chat di aver fatto fuori la bambina. Dopo la sua deposizione in Procura la stessa donna sarebbe stata violentemente aggredita da tre sconosciuti sotto casa.

Anna Corona e le due figlie – Jessica e Alice – hanno raccontato di essersi incontrate quella mattina proprio in hotel quando le due ragazze si sarebbero recate in motorino dalla madre dopo alcuni acquisti al mercatino nei pressi dell’abitazione della bimba. Tuttavia il personale dell’albergo non le avrebbe notate e non avrebbe loro aperto il cancello per consentirne l’ingresso, come invece accaduto in tutte le volte precedenti. E non sarebbe nemmeno in grado di appurare la presenza di Anna Corona nella struttura dopo le ore 12 di quella mattina, motivo per il quale l’alibi della signora sembra sempre più vacillare.

Il punto sulle indagini

L’unica ad aver confermato il racconto delle donne – contraddicendosi e modificando più volte le sue dichiarazioni – è stata Stefania, l’addetta alla lavanderia che ha inserito sul foglio delle presenze l’orario di uscita della signora Corona. La Procura starebbe infatti verificando tutti gli alibi delle persone allora ascoltate. Jessica Pulizzi non potrà più essere processata per il reato di sequestro di persona, perché assolta fino al terzo grado di giudizio per insufficienza di prove.

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