Palermo, aggressione a medici dell'ospedale Cervello: denuncia

Caos al Pronto Soccorso, “scarsa attenzione” alla moglie: uomo aggredisce due medici

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Caos al Pronto Soccorso, “scarsa attenzione” alla moglie: uomo aggredisce due medici

Redazione  |
lunedì 30 Gennaio 2023

Aggressione ai danni di due medici del Pronto Soccorso dell'ospedale Cervello di Palermo: la ricostruzione, dall'arrivo nel nosocomio fino alla denuncia.

La Polizia di Stato, nei giorni scorsi, ha denunciato un palermitano, resosi responsabile di violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale e interruzione di pubblico servizio in quanto autore di un’aggressione ai danni di due medici del Pronto Soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo.

L’increscioso episodio si è verificato all’interno del Pronto Soccorso del nosocomio, dove gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione.

Aggressione a medici dell’ospedale Cervello di Palermo, la ricostruzione

Nello specifico, secondo quanto ricostruito, un uomo che aveva accompagnato la moglie in Pronto Soccorso, lamentando una scarsa attenzione del personale sanitario nei confronti della coniuge, tra l’altro ancora impegnata in operazione di triage, si sarebbe introdotto all’interno della sala medica urlando. Avrebbe preteso una visita immediata, trascinando letteralmente il medico fino alla zona dove si trovava la donna.

Il medico, a causa dell’aggressione subìta, avrebbe a sua volta fatto ricorso a cure sanitarie con una prognosi di 3 giorni. L’uomo avrebbe persino proseguito nella sua violenta condotta, facendo ingresso in sala “rossa” prendendosela questa volta con altro medico di turno, nei cui confronti avrebbe inveito, urtandolo all’altezza dell’addome contro una scrivania, bruscamente spostata.

Alla luce dei fatti emersi, il palermitano – ritenuto dell’ennesima aggressione ai danni di personale ospedaliero in Sicilia – è stato denunciato per violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale e interruzione di pubblico servizio.

Giova precisare che l’uomo è, allo stato, indiziato in merito ai delitti contestati e che la sua posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Immagine di repertorio

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