Maltrattati senza scrupolo e torturati sistematicamente. Ecco cosa è successo ad alcuni disabili gravi a Castelbuono.

Le tranquille Madonie questa mattina si sono risvegliate con una notizia che ha lasciato tutti senza fiato. 35 misure cautelari nei confronti di persone accusate di maltrattamenti ai danni di disabili gravi.

Le indagini

Secondo un’indagine della Procura di Termini Imerese, che porta la firma del procuratore Ambrogio Cartosio e del sostituto Alessandro Macaluso, in una casa di cura per disabili psichiatricidi a Castelbuono si consumavano atti di “maltrattamenti di natura fisica e psicologica tali da cagionare loro gravi sofferenze ed umiliazioni”.

QdS ha riportato fin dall’inizio i dettagli dell’operazione e i nomi dei destinatari delle misure restrittive confermate dal GIP di Termini Imerese, Angela Lo Piparo, che ha definito i trattamenti riservati agli ospiti della Suor Rosina La Grua “contrari al principio di umanità”. Esseri umani che, scrive il GIP, “scontano quotidianamente la pena della loro disabilità con il loro essere sottoposti a torture sistematiche che aggravano la loro condizione mentale e ne devastano il corpo”.

La scrupolosa e complessa indagine è stata delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo – Gruppo Tutela Spesa Pubblica della Guardia di Finanza, guidato dal Colonnello Gianluca Angelini che ha raccontato a QdS alcuni dettagli degli otto mesi di ascolto e registrazione di maltrattamenti, senza scrupolo, nei confronti dei 23 pazienti del centro. Oltre alla malversazione, contestata a vario titolo ai protagonisti di questa assurda storia.
“Indagine toccante anche dal punto di vista personale ed emotivo”, afferma il colonnello Angelini.

Vincenzo Lapunzina