Dissesto finanziario inevitabile per il Comune di Gela - QdS

Dissesto finanziario inevitabile per il Comune di Gela

Liliana Blanco

Dissesto finanziario inevitabile per il Comune di Gela

sabato 28 Ottobre 2023

L’Amministrazione Greco, che negli ultimi mesi ha cercato di redigere un Piano di riequilibrio pluriennale, ha dovuto arrendersi e avviare le procedure per il default

GELA (CL) – Ormai è ufficiale: la strada che porterà il Comune in dissesto finanziario è stata intrapresa. Dopo una lunga lotta per tentare il salvataggio, dopo gli appelli accorati del sindaco, la Giunta comunale ha approvato la delibera di presa d’atto della Relazione sulla fattibilità del Piano di riequilibrio del Comune. Il documento apre quindi la fase di default.

I debiti del Comune di Gela affondano le radici fin dal 2015

I debiti dell’Ente affondano le radici fin dal 2015 con un evidente disequilibrio dei conti. Il commissario allora nominato dalla Regione si era impegnato ad adottare una serie di correttivi che non hanno sortito effetti positivi. Decreti ingiuntivi per mancati pagamenti ai fornitori hanno creato una serie di debiti che hanno appesantito il Comune e poi ci sono i ricorsi di cittadini incappati in incidenti stradali, viste le condizioni delle arterie viarie gelesi. Tutto questo ha creato un buco finanziario che di anno in anno si è ampliato. Così la Corte dei Conti ha chiesto spiegazioni, ma quei correttivi in cui molti speravano non sono stati presentati. Prima della scadenza dei termini del 29 ottobre per presentare un possibile Piano di rientro, l’Amministrazione ha gettato la spugna.

Il sindaco Greco: “Fatto di tutto per evitare il dissesto”

“Posso dire – ha affermato il sindaco Lucio Greco – di aver portato avanti il lavoro necessario per fare chiarezza sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente, in applicazione alle direttive imposte dalla Corte dei Conti, in ossequio alla normativa vigente e seguendo l’indirizzo della giurisprudenza sulla materia. In linea di principio l’Ente doveva verificare la fattibilità dell’adozione di un Piano di riequilibrio sostenibile e solo dopo aver verificato l’impossibilità di procedere, in seconda istanza avrebbe dovuto considerare l’alternativa, ovvero il dissesto. Questo abbiamo fatto e motivato”.

“Al contempo – ha aggiunto il primo cittadino – l’Amministrazione ha dovuto fare fronte ad alcune esigenze organizzative derivanti dalle volontarie dimissioni del dirigente del settore Bilancio, il quale, pur valido e competente nell’esercizio delle sue funzioni, non è evidentemente riuscito a coinvolgere come avrebbe dovuto i propri collaboratori nella piena conoscenza delle situazioni che avevano determinato quelle criticità solo tardivamente poi poste in evidenza. A questo vanno assommate le risapute carenze di dirigenti e personale amministrativo a cui l’Amministrazione comunale non ha potuto sopperire a causa del blocco della spesa pubblica e del divieto di assunzioni imposto dalla legge”.

“Credo nel potenziale di questa città”

“Al rammarico – ha concluso Greco – deve seguire un’azione di rilancio. Credo nel potenziale di questa città. Ogni mattina, con gli assessori, i consiglieri comunali responsabili, i collaboratori siamo al lavoro per garantire i servizi e progettare un futuro sostenibile. Tanti i cantieri aperti, un miglioramento economico, sociale e occupazionale. Abbiamo raggiunto un obiettivo fondamentale: dopo dieci anni c’è una nuova società per l’igiene urbana e della raccolta differenziata”.

Dure le critiche da parte delle opposizioni

Dure le critiche da parte delle opposizioni e in particolare del capogruppo della Lega, Giuseppe Spata. “Il dissesto – ha affermato – nella relazione della Giunta viene considerato quasi un arricchimento per le casse comunali. Per circa un anno Greco e i suoi assessori hanno considerato il default come un evento funesto per la città, mentre oggi parlano di opportunità”.

“Il sindaco – ha concluso – aveva annunciato le dimissioni in caso di mancato risanamento dell’Ente, mentre nella relazione afferma che la città e i nuovi amministratori si troveranno a beneficiare di un Comune finanziariamente risanato e con un bilancio pienamente in equilibrio. Non era meglio a questo punto avviare le procedure di dissesto un anno fa?”.

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