Distretti socio-sanitari, spesa sociale a rischio - QdS

Distretti socio-sanitari, spesa sociale a rischio

Michele Giuliano

Distretti socio-sanitari, spesa sociale a rischio

mercoledì 06 Dicembre 2023

L’allarme lanciato dal Dipartimento regionale delle Politiche sociali, a rilento le rendicontazioni. Il caricamento dei dati relativi ai Piani di zona è “un adempimento non più rinviabile”

PALERMO – Un sonoro richiamo all’ordine, da parte dell’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, a tutti quei distretti socio sanitari che non si sono impegnati nelle attività di rendicontazione. Una questione che non si riduce ad un mero fatto burocratico, ma che ha ripercussioni gravi sulla vita della comunità. Come si legge nella circolare del dipartimento regionale della famiglia, il caricamento dei dati relativi ai Piani di zona è “un adempimento non più rinviabile, e l’inerzia di alcuni distretti socio-sanitari determinerà uno situazione di stallo per l’intera Regione, con conseguenze prevedibili sull’offerta dei servizi sociali”. Parola della dirigente generale del dipartimento della Famiglia e politiche sociali Maria Grazia Di Liberti.

La mancanza di tale documentazione, infatti, non consentirà agli uffici regionali l’accesso alle risorse assegnate dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali a partire dall’annualità 2021; tale circostanza determinerà la mancata erogazione delle risorse ai distretti socio-sanitari per il Piano di zona 2022-2024. Per poter accedere alle risorse del Piano di zona 2022-2024 e ai successivi cicli di programmazione, infatti, tutti i distretti socio-sanitari, oltre a presentare la documentazione già prevista dalla circolare n. 5/2018, dovranno caricare sul sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali (Sioss) i dati relativi alla spesa effettivamente sostenuta a partire dall’annualità 2019.
Perché possano essere acquisite risorse destinate al Piano di zona 2022-2024, non si potrà prescindere dall’acquisizione delle risorse nazionali destinate al 2021 che, si legge nella direttiva, “non verranno trasferite alla Regione fino a quando sulla piattaforma Sioss non risulti rendicontato almeno il 75% dell’assegnazione del Fondo nazionale politiche sociali 2019”.

Come si legge nelle “Linee guida per la programmazione del piano di zona 2022- 2024”, si tratta di un adempimento obbligatorio, in carico a ciascun distretto socio-sanitario, necessario per garantire in ambito regionale l’acquisizione delle risorse nazionali destinate ai Piani di Zona. Andrà quindi trasmessa, a partire dal 2019 e per i diversi cicli di programmazione, come definito nella circolare regionale numero 5 del 6 novembre 2018, l’istanza di richiesta di finanziamento, firmata dal dirigente responsabile del settore sociale e dal ragioniere capo; l’attestazione dello stato complessivo della spesa a firma del rappresentante legale del distretto socio-sanitario, il prospetto dei costi sostenuti per l’annualità precedente redatto in ogni sua parte, approvato con determina del Comitato dei sindaci del distretto socio-sanitario; la relazione redatta dalla Rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale, dalla quale risulti l’attività di verifica dei risultati raggiunti nel distretto socio-sanitario nell’erogazione dei servizi. Infine, la relazione sociale in cui si delinea lo stato di attuazione del Piano di zona.

Per uniformare le indicazioni provenienti dai diversi distretti, la relazione sociale dovrà contenere almeno i seguenti elementi: lo stato di attuazione complessivo del Piano di zona, con riferimento agli indicatori di risultato individuati in fase di programmazione; le iniziative avviate per favorire l’integrazione tra le diverse politiche territoriali; le azioni di sistema avviate; le attività di monitoraggio e valutazione.

Ancora, dovrà contenere il livello di realizzazione delle procedure seguite per l’affidamento, gli attori coinvolti, le attività avviate, offerta e domanda del servizio, il numero di beneficiari raggiunti, In ultimo, vanno indicate le difficoltà e le criticità riscontrate nella realizzazione del piano di Zona, riportando in particolare le azioni non ancora avviate.

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