In Italia scarseggiano le competenze digitali, soprattutto al Sud

Divario competenze digitali, Italia tra le ultime in Europa

Filippo Calascibetta

Divario competenze digitali, Italia tra le ultime in Europa

Redazione  |
giovedì 22 Giugno 2023

L'Istat ha pubblicato il report sulle competenze digitali in Europa. L'Italia è quartultima. Tra Nord e Sud divario importante.

Secondo l’Istat l’Italia tra le ultime nazioni in Europa per competenze digitali di base. I dati raccolti riguardano il 2021, secondo i quali poco meno della metà delle persone compresi tra i 16 e 74 anni residenti in Italia hanno skills digitali almeno di base, esattamente il 45,7%.

Tra i vari Paesi europei il divario è importante effettivamente, come emerge dal report Istat “Cittadini e competenze digitali”. Nella Penisola si aggiunge un’ulteriore differenza tra il Centro-Nord e il Sud, esclusa la Sardegna.

Le zone dove le competenze digitali di base sono più diffuse sono: Lazio con il 52,9%, Friuli-Venezia Giulia 52,3% e Provincia Autonoma di Trento che chiude con il 51,7%. Vi è da considerare pure una differenza legata al genere, tuttavia questa si annulla fino ai 44 anni.

Le competenze digitali di base sono molto importanti, infatti è uno degli obiettivi dell’Unione Europea, cioè rientrano nel piano d’azione del pilastro europeo dei diritti sociali e in quello dell’istruzione digitale. Il target fissato da raggiungere entro il 2030 è l’80% di cittadini con competenze digitali almeno di base.

Le competenze digitali classificate secondo il quadro comune europeo Digital Competence Framework 2.0 comprendono cinque domini individuati, ossia: “alfabetizzazione all’informazione e ai dati”, “comunicazione e collaborazione”, “creazione di contenuti digitali”, “sicurezza” e “risoluzione dei problemi”.

Divario competenze digitali, i numeri in Europa

Il divario tra i diversi Paesi europei risulta piuttosto elevato, con un campo di variazione di 51,4 punti percentuali. In fondo alla graduatoria si colloca la Romania con il 27,8%, preceduta dalla Bulgaria (31,2%), dalla Polonia (42,9%) e dall`Italia (45,7%). La Finlandia (79,2%) e l`Olanda (78,9%) già nel 2021 presentano valori quasi in linea con l`obiettivo target del 2030.

L’Italia per raggiungere lo stesso obiettivo dovrà fra registrare un incremento medio annuo di 3,8 punti percentuali. Certamente un gradiente importante, dato anche il periodo di tempo limitato, che si è finora registrato solo per l`indicatore sull`uso regolare della rete durante gli anni della pandemia (2020-2021) dove la quota è passata dal 76,4% al 80,1%. Un`accelerazione, questa, che ha consentito all`Italia di ridurre considerevolmente il gap con gli altri paesi europei in riferimento al divario digitale di primo livello.

La differenza tra le regioni: Sicilia male

Per quanto concerne il divario delle competenze digitali di base tra le singole regioni d’Italia, oltre a quelle sopra citate che sono tra le migliori. Al Sud l’andamento è brutto, poiché la Campania, la Calabria e la Sicilia chiudono la classifica in negativo.

Rispettivamente in Sicilia il 34% possiede competenze digitali di base, Campania 34,2% e in Calabria il 33,8%. Le regioni del Sud dovrebbe far registrare un incremento annuo di cinque punti percentuali per raggiungere l’obiettivo prefissato a livello europeo.

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