Tutti i vincitori dell'11esima edizione del festival, che unisce la musica al sociale.

È nato come Festival canoro, negli anni ha assunto una funzione anche sociale. Stiamo parlando del “Diventerò una stella”, kermesse nata a Rocca di Capri Leone (ME) sotto la direzione di Maria Vitale e del figlio Mario Valenti, divenuta nel frattempo itinerante e che, dopo lo stop forzato di due anni causa pandemia, ha alzato di nuovo il sipario domenica scorsa a Gioiosa Marea per la sua undicesima edizione.

Musica unita al sociale, il “Diventerò una stella”.

“Diventerò una stella”, non solo musica

Un festival che dal 2016 (anno in cui si è svolto a Sant’Agata di Militello) è intitolato a Lorena Mangano, la 23enne di Capo d’Orlando che in una tragica sera di fine giugno di quell’anno perse la vita a Messina a seguito di un incidente stradale causato da due uomini che, sotto l’effetto di alcol, avevano inscenato in pieno centro cittadino una gara automobilistica.

Lorena morì, ma i suoi organi, per volere della famiglia, furono donati, “consentendo ad altri di continuare a vivere ma anche a noi di vedere in queste persone Lorena”, come confermano le parole di Marilena, sorella di Lorena.

Un evento, il “Diventerò una stella” che per questa undicesima edizione è ripartito da dove era rimasto: il decennale, infatti, si era svolto sempre a Gioiosa Marea. Anche in quell’occasione, a precederlo c’è stata una forte opera di sensibilizzazione dei partecipanti alla sicurezza stradale, tramite un convegno organizzato con la collaborazione e partecipazione di Massimiliano Fiasconaro, Ispettore capo della Polizia Stradale di Sant’Agata di Militello, da sempre impegnato su questo fronte.

Musica unita al sociale: un aspetto che nelle ultime edizioni ha trovato espressione anche nell’assegnazione di uno specifico premio, quest’anno conferito a Davide e Laura, i genitori di Federica Calà Scaglitta, una ragazzina di Rocca di Caprileone affetta da Smard1, malattia degenerativa genetica rara.

La musica, 38 partecipanti e una giuria tecnica esperta

Venendo alla musica, i 38 partecipanti sono stati valutati da una giuria tecnica di spessore composta dal gioiosano doc Marco Vito (classe 1990, ha debuttato a soli 16 anni all’Arena di Verona, interpretando l’anno successivo, nel 2007, la parte del protagonista nel Romeo e Giulietta di Riccardo Cocciante, con il quale collabora attivamente anche oggi); Fabrizio Palma (musicista, arrangiatore, tra le altre esperienze, docente di canto ad Amici nel 2004); il catanese Rory Di Benedetto (produttore e autore, tra gli altri, di Marco Mengoni e Lorenzo Fragola); il caprileonese Fabio Lazzara (vocal coach di importanti programmi Rai come Performing Italian Cup oltre che di artisti in gara al Festival di Sanremo nonché docente di Tecnica vocale presso il Teatro Brancaccio di Roma e vocal trainer in musical presso lo stesso Brancaccio e per il Teatro Sistina) ; Claudia Catani (doppiatrice internazionale che ha “prestato” la voce a Charlize Theron, Gillian Anderson o Patricia Arquette. Nel 2014 ha vinto il Leggio d’oro per il doppiaggio di Angelina Jolie in Maleficent) e Birgit Mellert (ballerina e coreografa del Teatro Stabile di Monaco di Baviera).

Ma, come tutti i Festival che si rispettino, anche da una giuria della critica, presieduta dal collega e nostro collaboratore Valerio Barghini, da Nino Mirabile di Gioiosatoday, da Salvatore Calà di Nebrodi24, da Manuela Varrica di Onda Tv, dall’artista Gabriele Spagnolo e da Daniele Gazia, uno degli sponsor della manifestazione.

Quest’ultima ha assegnato un ulteriore “Premio Sponsor”, finito a Monreale: ad aggiudicarselo, “Mes” (Pietro Messina) con l’orecchiabilissimo brano “Musica Lambada”. Il Premio Critica/Stampa è, dal 2019, intitolato al collega orlandino, conduttore dell’emittente televisiva Antenna del Mediterraneo (che ha ripreso tutta la manifestazione), prematuramente scomparso, a causa di un aneurisma cerebrale, a maggio del 2019 all’età di 49 anni.

Il riconoscimento è stato assegnato alla band palermitana dei Co.Co.Co., un gruppo di amici che si è presentato a Gioiosa Marea quasi per scherzo e che in maniera dissacrante e fuori dagli schemi, un po’ come lo Stato Sociale o i Pinguini Tattici Nucleari (non esattamente rientranti nei cliché classici di Sanremo), hanno presentato il loro brano-denuncia “Baraonda”.

Ancora, era presente la giuria radiofonica di Radio Amore (una collaborazione consolidata con il Festival di Maria Vitale che, oltre a essere Direttore Artistico della manifestazione, ha condotto assieme a Francesco Mazzullo la serata). Questa ha assegnato il premio a Chiara Ferlisi con il suo inedito “Sabato sera”.

Categorie e classifica finale

Tre sono le categorie che si presentano al “Diventerò una stella”: Cover Junior, Cover Senior e Inediti. Questa è la classifica finale.

Categoria Cover Junior:

• 3) Carola Torrisi da Catania, 7 anni, con “Ciao Ciao” (ovviamente con testo riadattato);
• 2) Giovanni Scarfì da Torre Faro (Messina), 12 anni con la lirica “La Turandot”;
• 1) Michelle Passaniti di Reggio Calabria, 14 anni con “Je t’aime”.

Categoria Cover Senior:

• 3) Alessia Ventura da Caltanissetta, 15 anni, “Sai (Ci basta un sogno)”;
• 2) Aurora Mannelli, di Patti (Messina), 16 anni, “Xanny”;
• 1) Marie Nicole Bacco, da Bari, 16 anni con una travolgente esecuzione di “Dimmi come” di Alexia.

Categoria inediti:

• 3) ex aequo per Emanuele Laimo di Messina con la sua “Vulcano” e la 14enne nissena Perla Panepinto con “Diversità”,
• 2) Giulia Cammarata, 22 anni di San Cataldo (Caltanissetta) con “Persa”;
• 1) The Firewall Band di Gaggi (Messina) con “Maledetta”, risultati pure i “Vincitori Assoluti” della serata.

Il Premio “Presenza Scenica”, infine, è andato a giovanissimo (10 anni) di Palma di Montechiaro (Agrigento): Angelo Salerno.