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Comunali, la Sicilia non è… l’Italia: qui decidono i potentati

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Comunali, la Sicilia non è… l’Italia: qui decidono i potentati

Giovanni Pizzo  |
mercoledì 31 Maggio 2023

In Sicilia è, come sempre, tutta un’altra storia. Qui, più che i partiti nazionali, ci sono i potentati locali. Il commento di Giovanni Pizzo.

In Italia le cose sono chiare, li c’è la Meloni ed il vento di Destra la fa sorridere nelle sue dirette Facebook. Ha vinto nettamente le amministrative, e la Schlein lo ha ammesso, senza metafore sul non averla vista arrivare, forse perché non è nemmeno partita.

In Sicilia è, come sempre, tutta un’altra storia. Qui, più che i partiti nazionali, ci sono i potentati locali, la DC nuova, Lombardo con i suoi centroautonomisti, la Sicilia Vera di Cateno De Luca. E poi ci sono i Sindaci civici, che quando si insediano fondano movimenti come novelli Talleyrand, spesso autoreferenziali ed in cerca di un baricentro.

Un fiume di lava competitiva

C’è un Governo di Centrodestra alla Regione e uno di stesso segno a Catania. In mezzo c’è un magma di sigle, di personaggi atavici, di blocchi di democristiano consenso. Sotto questo magma raffreddato, a dispetto della proclamata unità del Centrodestra, c’è un fiume di lava competitiva. Lombardo vs Sammartino, Cuffaro che ci tiene a differenziarsi in alcuni centri, come Licata e altri, Turano che a Trapani va con gli avversari, che prima erano di Centrosinistra ora non si sa più.

Perché per capire la strana alleanza PD/5Stelle in Sicilia ci vuole uno psichiatra in salsa Crepet. Come faccia la linea massimalista della Schlein a convincere questi mohicani democristiani, che resuscitano croci e libertas, è un’ipotesi del terzo tipo. Ma la Schlein uno come Cuffaro, che sogna come Martin Luther King, o un Lombardo, che è capace di candidargli sua sorella a sua insaputa, li ha mai conosciuti? O un Cateno che va a piangere davanti la statua di San Pancrazio?

Il ballottaggio a Siracusa

Non li trovi né su Vogue né su Le Nouvelle Observateur, ma sono capaci di determinare la sconfitta o la vittoria delle coalizioni che si presentano sull’isola. Di indeciso rimane un ballottaggio in una delle città più belle della Sicilia e oltre: Siracusa.

Lì vanno al voto il candidato del Centrodestra Messina contro il sindaco uscente Italia. Messina è in testa ma difficilmente i voti di Giunta, Garozzo e Bandiera, dietro cui c’è la Prestigiacomo, ultima alleata di Miccichè, potranno confluire su di lui. Si vedrà.

Così è se vi pare.

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