L’Etna Valley “respira”, ora a Catania una guida all’altezza degli investimenti - QdS

L’Etna Valley “respira”, ora a Catania una guida all’altezza degli investimenti

Melania Tanteri

L’Etna Valley “respira”, ora a Catania una guida all’altezza degli investimenti

mercoledì 08 Febbraio 2023

Dalla Gigafactory di Enel ai nuovi piani di sviluppo di StM. Biriaco (Confindustria): “C’è un bacino di imprese importante che aspetta risposte e chiede certezze”

CATANIA – Un ottimo investimento, posti di lavoro e rivitalizzazione del tessuto economico etneo e siciliano. Confindustria Catania saluta con entusiasmo l’avvio dei cantieri per la realizzazione della Giga Factory, la fabbrica di pannelli solari dell’Enel che, con la produzione di circa 3 GW l’anno, sarà la più grande in Europa “Un hub industriale importantissimo e una giornata storica – ha commentato il numero uno degli industriali catanesi, Antonello Biriaco -. Si può così dare inizio a una ripresa reale del territorio e dare un nuovo impulso all’Etna Valley. Che – ha proseguito – insieme agli investimenti importanti come quelli di StMicroelectronics, darà un forte impulso alla nostra terra”.

Non solo la Gigafactory di Enel

L’Etna Valley, dunque, torna a essere vivacizzata da investimenti, non solo da parte di Enel. Il riferimento del presidente di Confindustria è infatti alla ST Microelectronics che investirà complessivamente 730 milioni per una fabbrica di produzione di substrati di carburo di silicio. Il progetto è parte del Pnrr italiano con l’obiettivo di costruire una fabbrica integrata per la produzione di substrati epitassiati in carburo di silicio, che rappresentano la base per la realizzazione di dispositivi di potenza ad alta performance, di cruciale importanza per la mobilità elettrica, la produzione di energie rinnovabili e altre industrie in transizione verso l’elettrico.

Recupero della zona industriale

Investimenti milionari, dunque, costretti però a convivere con l’arretratezza infrastrutturale dell’area industriale di Catania e, in generale, dell’intera isola. Lo evidenzia il numero uno di Confindustria Catania, Biriaco. L’associazione degli industriali si batte da tempo per il recupero della zona industriale etnea, afflitta da problemi atavici di viabilità e sicurezza. “Tutto questo, purtroppo, viene offuscato dalla nostra mancanza infrastrutturale e dai problemi che da sempre affliggono questa parte della città di Catania. Ma noi siamo positivi e vogliamo mandare un messaggio importante”.

Si rivolge ai candidati alla carica di sindaco, Biriaco. A chi ha già deciso di scommettersi per occupare la poltrona più importante di Palazzo degli Elefanti, e a chi ancora no. “Mandiamo un messaggio a chi, nei prossimi giorni, deciderà di candidarsi per guidare questa città così importante – ha spiegato: a Catania c’è un bacino di imprenditori e di realtà aziendali molto importante. Che aspettano risposte concrete e che, soprattutto, hanno bisogno di certezze per quanto riguarda la realizzazione di fondamentali interventi strutturali”.

Non teme che, chi venga, possa mettere il cappello su investimenti resi possibili principalmente dalla lungimiranza di alcune realtà industriali e all’arrivo di fondo europei. “Il pericolo c’è sempre – ha detto Biriaco -. La Sicilia in questo momento gioca una partita molto importante che non è solo quella dei grandi impianti ma quella della ripresa. Questi investimenti porteranno indotto capace di mettere in moto migliaia di posti di lavoro e contribuiranno alla crescita economica di un territorio che per anni è stati abbandonato. Non possiamo perderla”.

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