Finanziaria regionale, Cisl: "Basta liti, si vari entro l'anno" - QdS

Finanziaria regionale, Cisl: “Stop liti, si vari entro l’anno. Serve ripartire con dialogo”

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Finanziaria regionale, Cisl: “Stop liti, si vari entro l’anno. Serve ripartire con dialogo”

Redazione  |
mercoledì 20 Dicembre 2023

“È il momento di far prevalere il senso di responsabilità sulle divisioni partitiche e politiche", dice il segretario generale Cisl.

“Basta con le liti, è ora che le forze politiche mettano da parte le diatribe e insieme al Governo, tutti i deputati lavorino per varare la Finanziaria regionale entro l’anno”. Così il segretario generale della Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio, nel corso della riunione del comitato esecutivo, svoltasi stamattina a Palermo.

“È il momento di far prevalere il senso di responsabilità sulle divisioni partitiche e politiche – ha aggiunto – occorre uno sforzo corale affinché il Parlamento siciliano esiti prima della fine dell’anno questa norma che regola la vita della regione”.

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Cisl: “Temi centrali sono crescita e sviluppo”

“È ovvio che per la Cisl devono essere centrali i temi della crescita e dello sviluppo, delle politiche attive per il lavoro e dell’occupazione, della pubblica amministrazione e degli Enti locali, della sanità, dell’istruzione, del welfare e delle misure a sostegno dei giovani, delle donne e della non autosufficienza. E riteniamo che tutti i deputati e il Governo regionale debbano tenere la barra dritta in questa direzione, occupandosi delle priorità essenziali per la Sicilia, evitando di disperdere risorse in ambiti che oggi non sono indispensabili”.

Il segretario generale della Cisl Sicilia ha anche lanciato una stoccata al Governo regionale. “Ribadiamo la necessità di un confronto stabile e permanente con le parti sociali – ha aggiunto Cappuccio – che invece l’esecutivo Schifani non ha ancora avviato”.

“Agire in solitudine è sbagliato, si rischia di andare a sbattere. Occorre ripartire dal dialogo e dalla concertazione ed è fondamentale che il Governo regionale lo faccia subito, perché, oggi più che mai, non si possono commettere errori che pregiudicherebbero il futuro della Sicilia”.

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