In pochissimi hanno avuto il contributo della Regione Siciliana, che oscilla tra 2.500 e 5mila euro. Ecco i dati.
Buone le intenzioni, deludenti i risultati: sono soltanto 19 i siciliani che godranno del bonus messo a disposizione dalla Regione per l’acquisto di un’auto elettrica o ibrida di classe Euro 6, a seguito di rottamazione di veicoli usati di classe da Euro 0 a Euro 3.
Gli importi vanno da un minimo di 2.500 a 5.000 euro, per un totale di 93.500, cifra messa a disposizione per l’esercizio finanziario 2024. Per i residenti nei Comuni di Leni, Malfa, Santa Marina Salina, Lipari, Lampedusa e Linosa, Pantelleria, Favignana e Ustica e i cosiddetti “comuni montani”, il contributo è incrementato di mille euro.
Bonus auto elettrica / ibrida per siciliani, il flop
Lo scopo del bando è quello di spingere alla sostituzione di veicoli altamente inquinanti con quelli di ultima generazione, ma i numeri sono così esigui che non è possibile anche solo pensare a un vero risultato in tal senso. Il bando è scaduto lo scorso 30 novembre: ogni soggetto poteva presentare una sola domanda di contributo per l’acquisto di un solo veicolo.
I requisiti per accedere
Il mezzo acquistato deve essere intestato o cointestato al soggetto beneficiario e la proprietà deve essere mantenuta per almeno 18 mesi successivi a tale intestazione o co-intestazione, pena la revoca del contributo. Le modalità di accesso al bonus auto elettriche / ibride erano due: diretto, per cui l’acquirente ha pagato per intero l’auto per poi richiedere il contributo all’Assessorato, o per interposta persona, per cui il concessionario venditore ha anticipato il contributo all’atto dell’acquisto, richiedendone il rimborso al Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti.
I fondi disponibili per il 2024 sono stati appena 94mila, contro i 344mila della prima previsione. Per il 2025 e il 2026 la regione ha previsto uno stanziamento di 250mila euro per ciascun anno. I contributi regionali sono andati ad affiancare i contributi messi a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per acquistare veicoli non inquinanti.
Bonus auto, gli sconti del 2024
Per il 2024 sono stati previsti sconti molto più sostanziosi, fino a 13.750 euro, stanziamenti superiori rispetto all’anno prima per le auto a benzina e diesel e ibride tradizionali, anche usate. I contributi sono stati così appetitosi che, emessi nei primi giorni del giugno scorso, sono esauriti nel giro di poche ore.
Un’opportunità che potrebbe essere l’ultima, considerato che per il 2025 il bonus dello Stato non è stato rinnovato. Lo scorso mese di novembre il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adoldo Urso ha confermato l’intenzione di non continuare su questa strada, in risposta a un’interrogazione da parte di alcuni senatori del Partito Democratico riguardante il taglio dell’80% delle risorse per il fondo Automotive previsto dalla legge di bilancio.
Il motivo dello stop agli incentivi
La motivazione sarebbe legata al mancato effetto positivo degli acquisti sulla produzione nazionale. In Senato, Adolfo Urso ha rilevato come la crisi dell’industria automobilistica non riguardi solo l’Italia ma l’intera Europa, “attaccata” dai colossi orientali che si stanno facendo spazio sul mercato. Per questo il Governo ha chiesto l’intervento dell’Unione europea, alla quale però si chiede di rivedere il Green Deal. Il Governo italiano, assieme alla Repubblica Ceca, non vuole mettere in discussione l’obiettivo della decarbonizzazione al 2035, ma chiede di raggiungerlo con un approccio di neutralità tecnologica, quindi non solamente attraverso le auto elettriche ma anche attraverso i carburanti sintetici e i biocarburanti.
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Immagine di repertorio