Fotovoltaico, scoperta maxi frode milionaria in provincia di Trapani

Fotovoltaico, scoperta maxi frode milionaria in provincia di Trapani

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Fotovoltaico, scoperta maxi frode milionaria in provincia di Trapani

Redazione  |
lunedì 26 Giugno 2023

Dalle indagini è emerso che i truffatori avrebbero ottenuto incentivi non dovuti per un totale di quasi 2 milioni di euro

Sotto la supervisione della Procura di Palermo, un’operazione investigativa condotta dalla Guardia di Finanza di Trapani, ha smantellato un sistema fraudolento, ben ingegnato, inerente l’indebita percezione di contributi pubblici destinati alla fornitura e all’installazione di impianti solari termici. Ad essere finite nel mirino delle indagini due società riconducibili a due individui iscritti nel registro degli indagati.

La furbata

Le indagini hanno rivelato che i truffatori inviavano documenti falsi, con firme contraffatte e fatture gonfiate, al portale dedicato per ottenere gli incentivi. Inoltre, per evitare il rigetto delle richieste da parte dell’ente preposto ai controlli, gli indagati richiedevano ai clienti di effettuare pagamenti tracciabili indicati nelle fatture, per poi restituirgli parte dell’importo in contanti o tramite bonifico bancario.

Recidivi

I sospettati, tra l’altro recidivi per un precedente sequestro di beni e denaro per un valore di circa mezzo milione di euro, avrebbero continuato a compiere azioni fraudolente utilizzando altre due società e apportando modifiche al loro modus operandi per sfuggire alle indagini. L’obiettivo era ottenere contributi pubblici ingiustificati attraverso il cosiddetto “conto termico”, un fondo che sostiene l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Un sistema ingegnoso

Dalle indagini è emerso che le società coinvolte, entrambe con sede a Partinico (PA), avrebbero ottenuto incentivi non dovuti per un totale di quasi 2 milioni di euro. Grazie a questo sistema criminale, i truffatori potevano proporre impianti solari termici a prezzi stracciati, guadagnando profitti considerevoli e acquisendo una maggiore competitività sul mercato.

Colpevolezza da stabilire a fine processo

Le misure cautelari adottate durante l’operazione hanno portato al sequestro dei conti bancari dei responsabili e delle imprese coinvolte, nonché di immobili e di un intero complesso aziendale. È importante sottolineare che gli indagati sono attualmente soltanto sotto inchiesta e la loro colpevolezza sarà stabilita solo alla fine del processo.

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