Gaetano Sirna: "Efficienza e digitalizzazione per tagliare le liste d’attesa" - QdS

Gaetano Sirna: “Efficienza e digitalizzazione per tagliare le liste d’attesa”

Chiara Borzi

Gaetano Sirna: “Efficienza e digitalizzazione per tagliare le liste d’attesa”

sabato 10 Giugno 2023

Gaetano Sirna, direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico Gaspare Rodolico-San Marco di Catania

Intervistato dal direttore Carlo Alberto Tregua, il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Policlinico Gaspare Rodolico-San Marco di Catania, Gaetano Sirna, risponde alle domande del QdS.

A che punto siete con il processo di digitalizzazione delle visite?
“Come accaduto a Messina, era stato pensato un sistema di prenotazione digitale, ma abbiamo riscontrato delle criticità. La ditta vincitrice dell’appalto avviato da Consip non si è rivelata all’altezza e siamo stati costretti a rescindere il contratto. Abbiamo cercato un’altra società, ma è chiaro che deve avere chiari requisiti per poter supportare lo standard di attività di cui abbiamo bisogno. A Catania il problema delle liste d’attesa è duplice, ma pesa più di tutto l’assenza di un Cup (Centro unico prenotazione) provinciale. A Messina è stato introdotto nel 2014 e permette di prenotare una visita specialistica in un solo reparto e un’attività di recall che offre maggiore certezza sulla conferma della prenotazione o la loro disdetta da parte del paziente, in modo da avere liste d’attesa reali. A Catania, invece, si possono fare più prenotazioni in più ospedali, lasciando al senso civico della singola persona la possibilità di prenotarne in più strutture ed eventualmente disdire. Molto spesso, naturalmente, questo non avviene e le liste di attesa si allungano pur senza una vera richiesta”.

Cosa si può fare?
“L’ex assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, prima di andare via ha tentato di coinvolgere un call center Almaviva in liquidazione per realizzare un Cup unico, ma è un’iniziativa che non si è concretizzata, pur avendo un senso. Senza un SovraCup regionale che funzioni per tutte le prestazioni abbiamo una spada di Damocle sulla testa. Se ci fosse un input forte da parte dell’assessorato regionale alla Sanità per avviare il SovraCup si contribuirebbe moltissimo a risolvere il problema della lista d’attesa”.

È possibile prevedere un prolungamento degli orari di apertura dei vari dipartimenti per ridurre le liste d’attesa al Policlinico Rodolico-San Marco?
“Dal 2021 a oggi abbiamo assunto a tempo indeterminato ottocento persone, di cui solo il cinque per cento è composto da personale amministrativo. Il problema è stato sempre la carenza del personale, ma siamo intervenuti e lo abbiamo fatto bene, come dimostrano alcuni miglioramenti evidenti. Al San Marco, per esempio, le macchine del reparto radiologia sono in funzione dodici ore al giorno. Sono dedicate al mattino ai ricoverati, permettendo così di abbattere anche i giorni di degenza e al pomeriggio sono impiegate per l’utenza esterna. In azienda abbiamo ottanta radiologi e sono una quantità sufficiente per mantenere a pieno regime le strutture. Un ulteriore dato ci conferma la crescita che hanno generato le assunzioni, ed è l’aumento del fatturato. Nell’anno 2021-2022 abbiamo registrato 33 milioni di euro in più di introiti, di cui tre sono arrivati dalle prestazioni ambulatoriali”.

Il personale sanitario in forza al Policlinico è sufficiente? Avete in programma a breve ulteriori assunzioni?
“L’organico è quasi al completo. Contiamo di continuare ad assumere dopo la stabilizzazione il 5 giugno di altri 87 precari sanitari della nostra azienda”.

C’è una novità importante: per la prima volta il Policlinico Rodolico-San Marco adotterà, e condividerà, un bilancio sociale…
“L’obiettivo principale di questa decisione è rendere le scelte effettuate dall’azienda più trasparenti e condividerle non solo con gli stakeholder istituzionali, ma anche con l’utenza. Il bilancio sociale rappresenta uno strumento complementare al bilancio tradizionale, che riporta dati economico-finanziari di natura tecnica difficilmente comprensibili. Questo nuovo strumento permetterà all’azienda di presentare in modo sintetico e comprensibile informazioni chiare sulle scelte effettuate, sulle attività svolte e sui servizi resi in relazione alle risorse assegnate. In questo modo, la nostra azienda ospedaliera offrirà la possibilità agli interlocutori di comprendere e valutare le azioni intraprese dalla nostra governance e l’affidabilità nel rispettare gli impegni presi”.

Quali risultati vi aspettate di ottenere?
“Ci aspettiamo una valutazione obiettiva da parte degli utenti e di ricevere suggerimenti sulle eventuali criticità riscontrate. Noi proseguiremo la nostra attività per rendere trasparente la gestione dell’azienda, mettendo in risalto anche le nostre debolezze e chiarendo quali sono le azioni che stiamo mettendo in campo per eliminarle, coscienti, come siamo, che solo questo tipo di confronto con gli stakeholder può rendere il nostro sistema credibile”.

Tecnologia all’avanguardia messa a servizio dei pazienti

Avete implementato la strumentazione per rendere all’utenza servizi sempre più moderni ed efficienti. Sono previste altre novità?
“La costruzione del San Marco ha permesso l’arrivo di risorse importanti e per questo abbiamo potuto investire nell’acquisto di diversi strumenti. Il 22 febbraio ha iniziato a lavorare la risonanza 3 Tesla, abbiamo fatto partire la Medicina nucleare con due Pet e il 21 giugno arriverà in azienda un angiografo biplanare. Ci siamo sforzati di riempire il San Marco di professionisti e di attrezzature notevoli. Disponiamo anche di un Brainlab e siamo l’unica azienda che ha al suo interno un Robot Da Vinci e ne stiamo acquistando un altro perché abbiamo i professionisti in grado di utilizzarlo”.

Tutto ciò si traduce in un maggior numero di interventi?
“Ogni anno svolgiamo circa 280 interventi con la robotica al Rodolico e siccome c’è una lunga lista di attesa stiamo acquistando un altro macchinario per il San Marco. Nelle scorse settimane anche il ministro della Sanità, Orazio Schillaci, ha visitato la nostra struttura ed è rimasto meravigliato. Tra l’altro era già stato informato durante una visita fuori Sicilia della qualità del San Marco”.

Una cucina con prodotti a chilometri zero e un importante progetto per il fotovoltaico

Quali sono le eccellenze su cui può contare una struttura come il Policlinico?
“L’azienda è tutta un’eccellenza, con punte di diamante, in alcune unità operative, a livello regionale ed extraregionale. I risultati del resto parlano chiaro: se l’Aou non fosse tutta attrattiva, non avrebbe potuto aumentare il proprio fatturato in maniera così esponenziale”.

Quali sono i programmi in serbo per il futuro del Gaspare Rodolico-San Marco?
“Ci sono alcuni progetti che mi piacerebbe portare a termine. Il primo è di project financing per la cucina del San Marco. È già partito un piano in cui è previsto l’utilizzo in cucina di soli prodotti a chilometro zero. La ditta che ha proposto il project financing sta acquistando dei terreni nei pressi dell’ospedale in cui coltiverà quel che verrà utilizzato per la mensa. Sarà uno degli obblighi insieme all’utilizzo dei piatti di terracotta e non di plastica. Nel piano è previsto anche l’arredamento della cucina. Il tutto per un’attività garantita da un contratto pluriennale che rassicura un ritorno dei costi alla ditta appaltatrice. Il secondo progetto, per cui è scaduta la manifestazione di interesse il 31 maggio, prevede la copertura di tutti gli spazi esterni del San Marco con impianti fotovoltaici in modo da rendere autonoma energeticamente l’intera struttura. Per il progetto sul fotovoltaico sappiamo già delle proposte che arriveranno da importanti realtà come Edison ed Enel”.

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