Giardino della Zisa chiuso, i consiglieri di quartiere: "Negato uno dei simboli della città"

Giardino della Zisa chiuso, i consiglieri di quartiere: “Negato uno dei simboli della città”

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Giardino della Zisa chiuso, i consiglieri di quartiere: “Negato uno dei simboli della città”

Redazione  |
mercoledì 28 Giugno 2023

A rilevarlo, tramite una nota congiunta, sono la consigliera comunale Concetta Amella e la consigliera della V^ Circoscrizione, Simona Di Gesù, entrambe del Movimento 5 Stelle

Uno dei monumenti più rappresentativi di Palermo, il Castello della Zisa con giardino annesso puntualmente, nonostante i fazzoletti al nodo e le promesse sbandierate, non è ancora interamente fruibile dalla cittadinanza e dai turisti. E’ per questo che, in una nota congiunta, la consigliera comunale Concetta Amella e la consigliera della V Circoscrizione, Simona Di Gesù, entrambe del Movimento 5 Stelle scrivono quanto segue.

Degrado assoluto

«Giardino della Zisa ancora chiuso. Vergogna! Nelle ultime tre settimane, abbiamo costantemente segnalato la chiusura del Giardino della Zisa. Tale situazione rappresenta di fatto una palese negazione della libera fruizione di uno dei luoghi più rappresentativi del patrimonio storico-artistico di Palermo.
Questo problema riguarda sia i numerosi turisti che desiderano visitare il giardino, ma rimangono delusi dallo spettacolo di degrado davanti al cancello di ingresso, sia i residenti che vorrebbero semplicemente passeggiare in questo luogo ameno, tutelato dall’UNESCO.

Mancanza di comunicazione

La situazione attuale è indecorosa e oltrepassa ogni limite di decenza, nonostante le numerose segnalazioni effettuate dai cittadini. Ed anche il doppio regime amministrativo del bene architettonico sembra non aiutare minimamente a trovare una soluzione. Il giardino rientra infatti nella competenza amministrativa del Comune, mentre il Castello è sotto l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali. Questa mancanza di comunicazione tra Comune e Regione siciliana determina un continuo cortocircuito, rendendo di fatto impossibile qualsiasi forma di coordinata ed efficiente gestione dell’area nella sua interezza.

Parola d’ordine: valorizzazione

Nondimeno, abbiamo sollecitato nuovamente l’amministrazione comunale ad adempiere ai suoi doveri di trasparenza ed a fornire informazioni riguardo al problema tecnico che impedisce la riapertura del giardino. E la Regione, rappresentata dall’assessore Scarpinato, ad intervenire ed a spingere il comune affinché si risolva una volta e per tutte il problema e si ponga fine a questa vergogna. È ora che le preposte amministrazioni si rendano conto che il rilancio di Palermo, città ricca di storia, cultura e bellezza, passa irrinunciabilmente attraverso un’efficace ed orchestrata valorizzazione del suo straordinario patrimonio storico, artistico e culturale. E questo sia ai fini del rafforzamento delle attività imprenditoriali correlate al turismo sia per il “semplice” miglioramento della qualità della vita sociale dei cittadini».

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