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Giustizia amministrativa, via libera alle udienze da remoto con i legali

redazione

Giustizia amministrativa, via libera alle udienze da remoto con i legali

venerdì 29 Maggio 2020

Arrivano le linee guida del Consiglio Stato per affrontare i processi

ROMA – Arrivano le udienze da remoto per il processo amministrativo con le linee guida stabilite dal presidente del Consiglio di Stato, Filippo Patroni Griffi, che consentiranno anche agli avvocati di partecipare al processo a distanza, in tempi di Coronavirus. Linee guida che puntano ad “affrontare al meglio e con il giusto spirito questa fase processuale emergenziale”, si legge nel protocollo d’intesa sottoscritto tra il presidente del Consiglio di Stato, l’Avvocatura dello Stato, il Consiglio Nazionale Forense, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma e le Associazioni specialistiche degli avvocati amministrativisti.

Per l’Unaa, associazione che si è battuta da subito affinché i difensori non fossero esclusi dalle udienze durante l’emergenza Coronavirus, si tratta di un “risultato importante”.

“Il Protocollo è apprezzabile sia per i contenuti che consentono di recepire ed attuare una normativa d’urgenza molto farraginosa; sia per il metodo, che è quello del cordiale e produttivo confronto tra l’Avvocatura e i vertici della Giustizia Amministrativa che ha permesso di formalizzare una vera e propria “intesa” su questioni che hanno un impatto rilevante sul processo amministrativo e sul diritto di difesa”, sottolinea il presidente dell’Unaa Mario Sanino.

Le linee guida stabiliscono le regole tecnico-operative per rendere effettivo il processo amministrativo telematico e saranno valide dal domani al 31 luglio. L’applicazione delle linee guida sarà improntata, prosegue il protocollo, “ai principi di cooperazione e lealtà processuale, nell’ambito di un percorso teso a stimolare le migliori pratiche, diffondere l’informazione e l’invito alla leale collaborazione tra magistrati amministrativi e avvocati e tra gli avvocati, raccogliere l’adesione delle Parti ad alcune soluzioni di buon senso e valorizzare il contributo partecipativo e fattivo di tutte le componenti della Giustizia amministrativa, in uno sforzo comune”.

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