Green pass, costituzionalista Ainis, "Rischio pulsioni anti-statali" - QdS

Green pass, costituzionalista Ainis, “Rischio pulsioni anti-statali”

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Green pass, costituzionalista Ainis, “Rischio pulsioni anti-statali”

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domenica 08 Agosto 2021

“Il green pass con il suo progressivo allargamento a una serie di attività offende molte sensibilità, suscita reazioni: da un lato c’è una esigenza che ha un valore pubblico ed è quella di proteggere tutti quanti attraverso il vaccino, dall’altro lato non so se questa strada dell’obbligo sia un passaggio necessario o se si possano sperimentare strade diverse, come proseguire nella persuasione o introdurre misure premiali per chi si vaccina”.

Il costituzionalista Michele Ainis affronta così il tema dei nuovi ‘doveri’ di controllo del Green pass posti a carico dei ristoratori che accolgono clienti negli spazi interni. Ma anche dei presidi. “Questa vicenda dei titolari di locali pubblici costretti a verificare i green pass e i documenti dei clienti, fa il paio con quella dei presidi che rischiano di pagare multe se anche loro non controllano che non ci sia del personale scolastico non vaccinato.

Questo significa – ragiona Ainis – trasferire a dei soggetti privati, o anche a dei soggetti pubblici come sono i presidi e che però hanno funzioni diverse, dei compiti di polizia. Sono compiti di controllo, sostanzialmente di polizia“.

“La conseguenza – sottolinea Ainis – è quella di una sorta di militarizzazione della società civile, capisco che può sembrare una espressione forte però di questo si tratta”. “Probabilmente c’è un desiderio comprensibile da parte di Draghi e del governo di venire a capo della pandemia il più rapidamente possibile e anche usando ‘le maniere forti’, lo dico tra virgolette”, tuttavia “quando lo Stato va ad occupare degli spazi di libertà, che prima erano intangibili, è evidente che almeno in un segmento dell’opinione pubblica possano maturare delle pulsioni anti-statali. Questo certamente può avvenire”, conclude Ainis.

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