Catania, in arrivo le risorse per salvare la città dal baratro - QdS

Catania, in arrivo le risorse per salvare la città dal baratro

Desiree Miranda

Catania, in arrivo le risorse per salvare la città dal baratro

sabato 29 Giugno 2019

“Portiamo a casa una vittoria che è di tutti”. Inseriti nel Decreto Crescita, approvato in via definitiva, i fondi necessari per uscire dall’incubo del dissesto: 20 milioni di euro per l’anno in corso e 35 dal 2020 al 2033

CATANIA – “Non nascondo la grande soddisfazione ed emozione dopo il via libera del Senato della Repubblica. L’ultimo tassello di fondamentale importanza per la nostra città. In questi mesi abbiamo vissuto il dramma del dissesto e della mancanza di liquidità, ma abbiamo lottato nell’interesse esclusivo della Comunità, facendo scelte che rivendico con orgoglio. Adesso portiamo a casa una vittoria di tutti. Il lavoro di squadra ci ha premiato anche oltre le aspettative”. Con queste parole il sindaco Salvo Pogliese ha comunicato alla città che da Roma, inserite nel Decreto Crescita, arriveranno le risorse economiche, a fondo perduto, fondamentali per risollevare le sorti di Catania.

Pogliese ha voluto sottolineare che entrambe le parti che compongono il Governo hanno fatto la loro parte per permettere il raggiungimento del risultato, spiegando inoltre che le misure votate sono due ed entrambe, insieme al rinvio del rimborso dell’anticipo di tesoreria alla fine del dissesto, permetteranno di redigere un bilancio stabilmente riequilibrato.

Delle due misure approvate, la prima riconosce ai Comuni in dissesto un contributo di 20 milioni di euro per l’anno in corso nell’ambito del programma Fondi di riserva e speciali; la seconda prevede 35 milioni di euro dal 2020 al 2033 “mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa”, come si legge nel documento votato.

Il sindaco ha parlato anche di ulteriori possibilità “legate al tema della rottamazione e al tema della tassa di soggiorno. Il Governo ha avviato una iniziativa molto importante che potrebbe determinare per la nostra città un incremento ancora più significativo dell’ultimo dato che abbiamo a disposizione in cui si è registrato un +70%”.

Pogliese però, se da una parte non ha mancato di elogiare l’impegno e l’avere sposato la causa catanese da parte di tutti i parlamentari locali, a prescindere dal colore politico – scelta che ha evitato secondo il primo cittadino la paralisi totale del Comune – dall’altra non ha mancato di scoccare una freccia contro la Regione Siciliana. “Non nella figura del suo presidente Musumeci – ha precisato – ma aspettiamo da marzo i 30 milioni di anticipazione che ci avrebbero aiutato molto. Vediamo se saranno ancora necessari”.

Adesso che i soldi ci sono occorre pensare a redigere il Bilancio stabilmente riequilibrato, che in teoria avrebbe dovuto essere già approvato dallo scorso 8 maggio. “Ci vorrà qualche mese” ha affermato l’assessore al Bilancio Roberto Bonaccorsi. Nessuna urgenza però lo aspetta, avendo già superato abbondantemente i termini imposti dalla legge.

“La norma – ha evidenziato – tiene conto che i termini sono scaduti ma non della situazione in cui ci trovavamo. Non siamo stati in condizione di porre un Bilancio stabilmente riequilibrato perché era in disequilibrio per 70 milioni di euro. Ora che abbiamo la certezza delle entrate sappiamo come rimodulare i nostri costi per potere redigere il documento”.

“Non ci sono termini perentori – ha concluso – ma una scadenza di carattere generale che è quella normativa. Essa fa scattare una serie di verifiche da parte della Regione e del ministero a cui risponderemo spiegando qual è la nostra situazione che, peraltro, conoscono benissimo. Il Bilancio investe cinque anni di programmazione, quindi è necessario avere la certezza di tutte le attività da mettere in moto per tutto il periodo”.

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