Il voto a Catania? Storia di Liotri, Sante e Palazzi - QdS

Il voto a Catania? Storia di Liotri, Sante e Palazzi

Antonino Lo Re

Il voto a Catania? Storia di Liotri, Sante e Palazzi

Giovanni Pizzo  |
sabato 04 Marzo 2023

Forse per capire che fine fa Catania che si appresta al voto bisognerebbe intervistare la anziana e saggia signora Prestipino, titolare del famoso bar della Piazza del Liotro

Forse per capire che fine fa Catania che si appresta al voto bisognerebbe intervistare la anziana e saggia signora Prestipino, titolare del famoso bar della Piazza del Liotro. Forse lei con la sua antica sapienza di Piazza qualcosa ce la potrebbe raccontare. Intanto l’elefante guarda il suo territorio.

Lui lì, nero ed inamovibile, è l’unica certezza immutabile, presidio di laviche fermezze in un mondo in repentino cambiamento. Fa la guardia ai due  Palazzi che si affacciano sulla balata lavica, il Municipio e il Duomo, il potere temporale e quello religioso, con il secondo più attento del primo alle esigenze ineludibili di una città declinante, insicura e maleodorante. Dietro  questi due palazzi ci sono altri due luoghi, di sapienza scientifica e popolare, Il Rettorato e la Pescheria. In pochi metri si potrebbe rintracciare il senso di una storia, di una pubblica opinione, che ci dica dove è, e dove vuole andare questa città una volta viva e sensuale, come in Paolo il Caldo, ed oggi impotente come nel Bell’Antonio. Certo è la città anche di Verga e De Roberto, ma è Brancati che ne coglie l’anima più inquieta. Ma non c’è solo carnalità a Catania, c’è anche una profonda spiritualità, quella che fa della festa di Sant’Agata una delle processioni più seguite al mondo. Per la sua festa vennero tutti, Schifani e mezzo governo, dotti e sapienti, e dissero a Catania andremo uniti e contenti.

Però l’unica candidata già in gioco è Valeria Sudano, nipote di quella vecchia gioia democristiana Mimmo Sudano. È scattata in avanti per prima, il suo gemello politico Luca Sammartino non ha mai nascosto questa declinazione al seggio cittadino più illustre. Sudano si ritirerà per richiesta degli altri alleati nel nome dell’armonia del destra-centro? Difficilmente, a meno di inimmaginabili accordi di compensazione. E gli altri? Sono tutti d’accordo? Almeno nel centrodestra?

Manco per niente. La destra catanese, di cui Catania è roccaforte italica, non si accolla volentieri la guida di alleati leghisti per la propria città. Solo che mentre la deputata Sudano è una candidatura forte elettoralmente ed autorevole, le divisioni interne ai fratelli, rinforzati dai Musumeciani, non trovano una sintesi da contrapporre efficacemente per il post Pogliese. Oddio ci sarebbe un nome già conosciuto a Palazzo degli Elefanti, l’avvocato Enrico Trantino, figlio di Enzo capostipite di color che hanno il cuore a destra sotto il vulcano. Ma può essere lui la sintesi? Fra Razza e Messina, passando per Pogliese ed altri?

E a sinistra? Dopo Elly teoricamente il fronte progressista dovrebbe andare insieme, ma queste sono le teorie politiciste. La verità è che Enzo Bianco, non certo un’immaginetta della nuova sinistra, agita ancora il dibattito, e nessun nome che faccia battere emozioni da quel lato è uscito ancora fuori.

In più si deve capire cosa si inventerà il Terzo Polo aggregando magari altri movimenti, come quello di De luca, in una sorta di fronte dei non allineati.

Ma il vero biscazziere, lo sparigliatore, che per ora dice si a tutti, che è come dirlo a nessuno, sarà sempre l’immarcescibile Raffaele Lombardo. A lui l’ipotesi Sudano, non piace per nulla, sa di sostituzione generazionale, e lui è l’archetipo di Ciro l’Immortale, il protagonista di Gomorra che non muore mai.

I poli si spaccheranno? Lo sapremo solo all’ultimo minuto utile, lasciando in sospeso i veri temi, quello che si vuole fare per Catania, che futuro e che mission, ex Milano del Sud, ed oggi molto al di sotto dell’operosità dei suoi cittadini, che rifuggono la vita pubblica rifugiandosi nel loro privato. Per loro Catania è la propria casa e l’aeroporto, uno dei luoghi di maggior flusso di traffico in Italia, un logistica da dove partire per andare a lavorare in giro per il mondo.

Cosi e se vi pare.

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