Impresa, Miccichè, "se fossi Governatore, farei la rivoluzione" - QdS

Impresa, Miccichè, “se fossi Governatore, farei la rivoluzione”

redazione

Impresa, Miccichè, “se fossi Governatore, farei la rivoluzione”

giovedì 20 Giugno 2019

Il presidente dell'Ars accusa la burocrazia regionale: "sbloccherei tutte le autorizzazioni in attesa della firma e ripartirebbe l'economia". L'assessore Turano, invece, la difende

“Ogni giorno incontro imprenditori in crisi, e la gran parte delle responsabilità è degli uffici regionali. Non sono presidente della Regione ma se lo fossi, farei una rivoluzione”.

Lo ha detto il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè intervenendo ad un convegno sulla crisi d’impresa nella Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, organizzato dall’assessorato regionale alle Attività produttive e dalla Commissione paritetica permanente per il coordinamento delle iniziative di contrasto alla crisi di impresa.

“Le imprese – ha aggiunto Miccichè – devono farsi autorizzare ogni cosa, siamo il Paese delle autorizzazioni. L’amministrazione italiana funziona così ma quella siciliana è ancora più lenta, appesantita dalla burocrazia regionale. Perché mai un dirigente dovrebbe firmare un’autorizzazione? In fondo se dice di no, se non firma, non gli succede niente. Se firma, il giorno dopo rischia di finire indagato”.

“È il sistema sbagliato – ha detto ancora il presidente dell’Ars – e la politica molto spesso non può incidere più di tanto. Se fosse per me, un dirigente che blocca un’autorizzazione provocando un danno all’impresa, andrebbe licenziato”.

“Per mettere un impianto fotovoltaico a casa mia ho dovuto aspettare due anni e mezzo e 28 autorizzazioni. Ed io sono Gianfranco Miccichè, quando entro in un ufficio mi conoscono. Due anni e mezzo, è assurdo”, ha aggiunto il presidente dell’Ars.

“Per realizzare una finestra in una parete servono al massimo due giorni di lavoro, e due operai. Sapete qual è il tempo medio per un’autorizzazione di questo tipo? 350 giorni, quasi un anno di attesa per autorizzare poche ore di lavoro”.

“Ecco la ‘mia rivoluzione’ – ha concluso Miccichè – se fossi presidente della Regione in un giorno sbloccherei tutte le autorizzazioni in attesa della firma. Volete sapere cosa può succedere? Succede che riparte l’economia, e diventiamo ricchi!”.

Ai lavori del convegno ha preso parte anche l’assessore regionale alle Attività produttive Girolamo Turano, che ha difeso “Il nostro sistema burocratico è certamente articolato e complesso”, affermando che “la soluzione non può essere un ‘Black Friday’ della burocrazia”.

“C’è un disagio reale – ha ammesso Turano – nelle imprese siciliane. Stiamo lavorando al loro fianco per individuare ogni percorso utile alla crescita del sistema. Il nuovo ‘Codice fallimentare’ crea una serie di strumenti importanti che vanno conosciuti e utilizzati al meglio. Abbiamo illustrato agli imprenditori siciliani i principali istituti introdotti dal nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. La Regione intende fare fino in fondo la propria parte per promuovere le imprese che operano nel nostro territorio”.

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