Inaugurato il nuovo Pronto soccorso del Policlinico di Palermo - QdS

Inaugurato il nuovo Pronto soccorso del Policlinico di Palermo

Francesco Sanfilippo

Inaugurato il nuovo Pronto soccorso del Policlinico di Palermo

martedì 28 Febbraio 2023

Un taglio del nastro che rappresenta un momento di svolta per la struttura universitaria, pronta a cambiare ulteriormente il proprio volto nei prossimi anni grazie a ingenti investimenti in arrivo

PALERMO – “Non è solo il Pronto soccorso, perché si inaugura un’area molto più ampia che prevede una rifunzionalizzazione dell’area chirurgica con quattro sale operatorie e delle sale degenze. Il Policlinico comincia a risistemarsi da un punto di vista strutturale e a essere un ospedale più strutturato e adeguato ai tempi. Il tutto in una logica che ci deve portare ad un nuovo ospedale”. Con queste parole, il magnifico rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri, in un intervista al Qds, ha illustrato l’apertura del nuovo Pronto soccorso e non solo del Policlinico Paolo Giaccone, dopo anni di rallentamenti.

È stato, infatti, tagliato ieri il nastro alla presenza delle più alte autorità civili e religiose della città e della Regione. Si tratta di un unico monoblocco di quasi quattromila metri quadrati, comprendente il Pronto soccorso, l’area di Rianimazione e un Polo chirurgico d’emergenza. Dalla nuova struttura sarà possibile passare prestissimo a reparti dedicati a interventi e a trattamenti salvavita: dalla Rianimazione alla Cardiologia alle sale operatorie, tutte collegate alla Terapia intensiva.

Questa struttura, inoltre, è stata dotata di tecnologie all’avanguardia e uno dei punti di forza è dato da un sistema ad aria compressa. Questo è in grado di trasportare in pochi secondi le provette con i campioni ematici da analizzare dal Pronto soccorso al Laboratorio di analisi, distanti seicento metri grazie ad un tubo di venticinque millimetri di diametro.

Il Pronto soccorso è dotato di spazi ampi, con area di triage binario, di valutazione e di trattamento clinico con tre sale a codici verdi e gialli e due sale a codici rossi. Si trova, inoltre, un’area di osservazione breve intensiva dotata di dieci postazioni ad alta tecnologia di monitoraggio e di supporto emodinamico e respiratorio. Infine, l’Area radiologica è dotata di diagnostica avanzata per immagini di ultima generazione, mentre al primo piano sono operativi ventiquattro posti letto di terapia intensiva polivalente, postoperatoria e neuro rianimazione ad alta tecnologia e informatizzazione.

E le novità per il Policlinico non sono ancora finite. “Il presidente della Regione, Renato Schifani – ha detto ancora il rettore Midiri – si è già impegnato politicamente per trovare le risorse economiche. Quindi, a breve, avremo questa nuova notizia che per la città di Palermo in pochi anni si dovrebbe consegnare questo Policlinico che si rifunzionalizza ma anche una struttura moderna per le cure. Sono momenti importanti che vedono un ospedale per la formazione dei futuri medici e del personale paramedico attrezzato, competente e al passo coi tempi. Adesso ci sarà un effetto domino che comporterà uno spostamento di reparti che, storicamente, erano allocati in strutture vecchie e fatiscenti in plessi più nuovi, adeguati e rifunzionalizzati. A breve, avremo un Policlinico sicuramente molto più organizzato da un punto di vista strutturale. Parlo della Cardiologia, degli ambulatori e della creazione di un nuovo plesso per la simulazione per gli studenti. Daremo vita a un plesso in cui gli studenti di Medicina potranno simulare su manichini e su computer prima di farlo su viventi e questo avvicina questo tipo di ospedale a quelli del Nord Europa dove questo esiste da anni”.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha confermato questa notizia durante il suo intervento di apertura dei locali: “Abbiamo stanziato una somma non indifferente e abbiamo dato la nostra condivisione a dividere il Policlinico dall’Arnas Civico, che usufruirà di grandi investimenti per ristrutturarlo. I fondi ci sono e basta la volontà politica che c’è e anche la volontà di decidere assumendomi le mie responsabilità. Quello che mi dà la forza è la serenità della mia coscienza. Sono cosciente di ciò che faccio e proprio per questo se c’è da dire dei no, lo dirò, perché obbedirò ad una coscienza che mi porta a fare il bene dei siciliani. Non accettare i condizionamenti al ribasso, perché questa terra ha bisogno di un cambio di passo anche nei momenti decisionali di carattere istituzionale, etico e sociale”.

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