Sono due gli "angeli" di Mestre che hanno tratto in salvo cinque persone tra le fiamme del pullman caduto dal cavalcavia.
Si sono fatti strada senza paura tra le fiamme per salvare i passeggeri ancora vivi e rimasti intrappolati tra le lamiere.
Sono due gli “angeli” di Mestre che, a seguito del tremendo incidente avvenuto ieri sera a Mestre, in occasione del quale sono morte 21 persone, sono intervenuti per mettere in salvo più turisti possibili ed evitare, così, che il tragico bilancio potesse essere ben peggiore.
Incidente di Mestre, chi sono gli operai
Godstime Erheneden, 30 anni, nigeriano, e Boubacar Tourè, 27 anni, del Gambia, sono stati attirati dal rumore della caduta del pullman e hanno lasciato immediatamente il loro alloggio in zona per dare una mano.
I due, operai della Fincantieri residenti in Italia ormai da alcuni anni, hanno collaborato insieme ai vigili del fuoco e ai carabinieri e hanno portato fuori almeno cinque persone, tra cui una bambina. Tanti, purtroppo, i corpi senza vita che non hanno potuto mettere in salvo.
Tra le vittime anche il conducente del pullman
Tra le vittime del tremendo incidente si conta anche Alberto Rizzotto, 40enne originario di Tezze di Piave, in provincia di Treviso. Secondo le prime ipotesi, l’uomo potrebbe essersi sentito male mentre era al comando del pullman. Non è escluso, inoltre, una manovra azzardata per evitare il contatto con un altro mezzo.