Il presidente della Repubblica, in occasione della giornata nazionale delle vittime degli incidenti sul lavoro, ribadisce: "Lo Stato deve tutelare la salute e consentire lavoro in sicurezza"
“Oggi ricorre la Giornata
nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che, come ogni anno, vuole
commemorare coloro che hanno perso la vita o hanno subito infortuni svolgendo
la propria attività lavorativa. Una ferita sociale che non trova soluzione, ma
purtroppo è sempre in aumento e diventa lacerante ogni volta che si apprendono,
come in queste ultime settimane, quotidiani e drammatici aggiornamenti di
incidenti avvenuti”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio
Mattarella, in un messaggio inviato al presidente dell’Associazione nazionale
fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Zoello Forni.
“La Costituzione nell`art. 4
‘riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni
che rendano effettivo questo diritto’. Affinché questo diritto sia
effettivamente garantito, uno Stato democratico – ha osservato il capo dello
Stato – deve consentire a ognuno di svolgere la propria attività lavorativa,
tutelandone la salute e assicurandone lo svolgimento nella più totale
sicurezza”.
Secondo Mattarella “le
tragedie a cui stiamo assistendo senza tregua sono intollerabili e devono trovare
una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione. Le leggi
ci sono e vanno applicate con inflessibilità. Le vittime degli incidenti sul
lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività
dirette ai loro cari. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna.
Sempre”.
“Auguro una riflessione
proficua e costruttiva a tutti i partecipanti a questo importante appuntamento,
perché il successo di questa Giornata rappresenti una spinta a un`azione comune
delle Istituzioni per garantire il diritto al lavoro in un ambiente sano e
sicuro”, ha concluso il presidente della Repubblica.