La Piana (Cisl): “Imprese e lavoratori, basta contrapposizioni” - QdS

La Piana (Cisl): “Imprese e lavoratori, basta contrapposizioni”

redazione

La Piana (Cisl): “Imprese e lavoratori, basta contrapposizioni”

Claudia Marchetti  |
martedì 17 Ottobre 2023

L’intervista del QdS al segretario Cisl Pa-Tp: “La nostra proposta di legge su partecipazione attiva a governance delle aziende avrà ricadute positive su salario, sicurezza e produttività”

MARSALA (TP) – “La Partecipazione è la soluzione”. Recita così uno slogan portato nelle piazze di Marsala e Palermo venerdì e sabato scorso dalla Cisl per raccogliere le firme sulla proposta di legge che vede i lavoratori partecipare alla governance di un’impresa. Una vera ‘riforma’ che punta a rilanciare lavoro, investimenti, produttività, politiche sociali, contrattazione.

Segretario Leonardo La Piana, come nasce il percorso che guarda al cambiamento del mondo del lavoro?

“Vogliamo coinvolgere più persone possibili in un processo che riguarda tutti, i lavoratori di oggi e di domani. Tutte le volte che imprenditori e lavoratori hanno fatto qualcosa in comune nelle scelte di un’azienda, hanno ottenuto effetti positivi”.

Quali sono i punti salienti di questi effetti positivi?

“Innanzitutto l’incremento della produttività delle aziende, del salario e maggiore sicurezza sul lavoro. Impresa e sindacati, se si presentano uniti, possono ridurre le delocalizzazioni ed evitare che scelte fatte anche in altre parti del mondo possano ricadere in modo negativo in realtà come le nostre, ad esempio come accade con i call center”.

La proposta di legge introduce alcune novità nei CdA e nella distribuzione degli utili. In Sicilia ci sono casi di aziende rilevate dai lavoratori.

“Si introduce la possibilità dei lavoratori di prendere in mano un’azienda in fallimento e questo denota necessità di formazione e un’idea imprenditoriale; un lavoro esiste se c’è un’impresa che lo produce. Questa legge vuole andare a monte, nell’ambito dei Consigli d’Amministrazione, dei comitati di sorveglianza, dove ci possono essere lavoratori che incidono nelle scelte per gestirle al meglio”.

Novità anche sul fronte delle rappresentanze sindacali in azienda. Di che tipo?

“La rappresentanza in azienda viene vista come elemento di contrapposizione tra mondo d’impresa e mondo del lavoro. Oggi è arrivato il momento di fare concertazione; la responsabilità di portare avanti l’azienda e le persone che vi lavorano deve essere condivisa. Non vogliamo contare di più, ma vogliamo che i lavoratori diventino parte integrante”.

La partecipazione quanto può influire sui nostri territori?

“Può influire tanto anche se non in modo diretto perchè le grandi aziende sono poche in Sicilia, però conta nelle piccole e medie imprese e altresì nella Pubblica Amministrazione. Tutte le volte che sindacato e impresa hanno fatto qualcosa di positivo è arrivato un risultato col segno +. Non è un tema di destra o di sinistra, deve essere patrimonio di tutti”.

I meccanismi partecipativi possono migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro?

“Gli strumenti esistono ma le aziende spesso non riescono ad applicarli. Oggi ci sono tante figure, come il rappresentante della sicurezza, ma restiamo nell’ambito del controllo; noi invece vogliamo fare un passo avanti e dire che con la presenza del lavoratore in modo determinante si può ridurre l’impatto che gli incidenti hanno sui luoghi di lavoro”.

Quale sarà il prossimo step?

“Continueremo la raccolta firme fino alla fine dei 6 mesi e poi vorremmo portarle a Roma affinché il Governo tenga conto di questa legge che, lo diciamo a gran voce, non imporrà la partecipazione ma farà in modo che essa sia una scelta”.

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