Stress termico nei luoghi di lavoro: cos'è e come contrastarlo

Stress termico nei luoghi di lavoro: cos’è e come contrastarlo

Filippo Calascibetta

Stress termico nei luoghi di lavoro: cos’è e come contrastarlo

Salvatore Freni  |
sabato 22 Luglio 2023

Un apposito messaggio dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) fornisce le linee guida per contrastare lo stressi termico lavorativo

In questo momento storico uno dei problemi principale è rappresentato della temperatura troppo elevata, l’INL ha emanano a tal proposito il messaggio n. 5056 dello scorso 13 luglio 2023 con il quale ha fornito le apposite linee guida su come contrastare e possibilmente prevenire tale fenomeno nei luoghi di lavoro (e noi qui tratteremo solo di tale fenomeno nei luoghi di lavoro).

Cosa è lo stress termico

Prima di addentrarci nell’argomento in esame è opportuno chiarire di che cosa stiamo parlando. Lo stress termico è quel fenomeno che si presenta quando si è esposti a temperature molto elevate – come quelle di questi giorni – senza gli opportuni accorgimenti (indossando un abbigliamento adeguato, evitare le eccessive esposizioni al sole o altro). In questi casi si rischia di incorrere in fastidi anche molto importanti come colpo di sole, colpo di calore, crampi o spasmi ed esaurimento, con forte sudorazione, pelle pallida e fredda, polso debole.

Oltre a queste patologie fastidiose e pericolose, un eccesso di calore può far perdere l’attenzione, con cali della concentrazione frequenti e rischiosi, che possono alimentare infortuni come cadute, scivolamenti o ferite.

Le categorie più esposte allo stress termico lavorativo

Le categorie maggiormente esposte al rischio in trattazione sono:
• edilizia civile e stradale (con particolare rilevanza per i cantieri e i siti industriali),
• comparto estrattivo,
• settore agricolo e della manutenzione del verde,
• comparto marittimo e balneare.

Come contrastare lo stress termico lavorativo

I datori di lavoro, in caso di eccessivo calore nell’ambiente di lavoro, possono chiedere la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO).

La stesa CIGO è riconosciuta in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza aziendale dispone la sospensione della lavorazione in quanto ritiene che sussistano pericoli o rischi per la sicurezza e la salute dei lavatori, ivi compresi i casi in cui le sospensioni siano dovute caldo eccessivo.

Inoltre la stessa indennità può essere richiesta per tutto il periodo in cui è sospesa l’attività lavorativa a causa della temperatura che supera i 35 gradi.

Infine, si raccomanda di non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, cioè dalle ore 12,00 alle ore 17,00.

Le sanzioni

In caso di omessa redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) il Datore di lavoro rischia l’arresto da 3 a 6 mesi oppure un’ammenda da 2.500 € a 6.400 €. La mancata nomina dello Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), invece, comporta per il Datore di lavoro l’arresto da 3 a 6 mesi oppure un’ammenda da 2.500 € a 6.400 €.

Foto d’archivio

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