Lipari, il sindaco vieta il karaoke e la musica a percussione

A Lipari ordinanza del sindaco vieta il Karaoke e la musica a percussione

web-dr

A Lipari ordinanza del sindaco vieta il Karaoke e la musica a percussione

Giuseppe Bonaccorsi  |
venerdì 08 Luglio 2022

Fa discutere l'ordinanza sindacale che vieta categoricamente serate musicali nei locali con percussioni, ma poi non pone limitazioni acustiche per le feste patronali e comunali.

Isole eolie, eccetto Salina, vietate ai percussionisti. Lo ha deciso il neo sindaco del’arcipelago Riccardo Gullo. Con l’ordinanza n. 65 dell’1 luglio il primo cittadino, a tutela della quiete pubblica, ha definito le modalità che disciplinano gli orari per le attività musicali nei pubblici esercizi e ha comunque vietato a priori – come si legge nel testo del documento – qualsiasi attività di karaoke e in particolare  “l’utilizzo di strumenti a percussione quali batterie, grancassa, timpani, piatti, campane, etc. che per loro natura esprimono un livello di pressione sonora particolarmente elevato, non controllabile elettronicamente né compatibile con l’ambiente densamente abitato in cui i pubblici esercizi sono insediati”.

Un chiaro segnale di come, forse,  non molti  conoscano le percussioni sino in fondo. Si tratta infatti di strumenti che se suonati male e da principianti possono seriamente minare la quiete pubblica, non vi è dubbio, ma se suonati con criterio, oltre a produrre ritmo, che fa parte della vita, possono essere piacevoli, in particolare se suonati con fruste e spazzole che non emettono alcun suono molesto.

Secondo questo punto dell’ordinanza, nei fatti, qualsiasi musicista a percussione non sarà nelle condizioni di esibirsi in locali pubblici privati a meno che il gestore presenti un apposito modulo di  deroga autorizzativa all’ordinanza.

Nessun divieto per le feste patronali

 Il sindaco, allo stesso tempo, non prevede, però, alcun divieto sonoro per gli intrattenimenti con patrocinio comunale che “Non rientrano – si legge sempre nel testo del documento – nell’ordinanza sindacale. E cioè per le manifestazioni, sia all’interno dei locali sia all’esterno su aree pubbliche o ad uso pubblico, organizzate per le festività, per la promozione commerciale e turistica del territorio comunale.

Possibile una deroga

Il capo dell’amministrazione, però, lascia aperto uno spiraglio e sempre nell’ordinanza fa presente che “qualora  titolari dei pubblici esercizi “in occasione di particolari eventi o circostanze (matrimoni, compleanni…) intendano fare uso di diffusione sonora e-o, utilizzo di strumenti che superano i limiti di legge, dovranno presentare apposita richiesta di autorizzazione ex art.69 TULPS, secondo l’apposito modello predisposto dal competente settore comunale”.

La protesta dei gestori

L’ordinanza ha provocato malumori ancora velati tra la categoria di pubblici esercenti. Uno dei gestori più attivi del centro, che ha voluto mantenere l’anomimato, s’è detto sorpreso dalle restrizioni: “Se la nuova amministrazione vuole fare di Lipari la meta delle vacanze dei pensionati proceda con semolini alle 20 e tutti a letto alle 21. Noi con queste limitazioni continueremo a lavorare sino a quando poteremo farlo, poi magari andremo via”.

“La gente ha diritto di riposare”

Il sindaco, però, difende l’ordinanza e si dice stupito delle polemiche: “Nessuno è venuto a lamentarsi per l’ordinanza – spiega -. Io ho solo aggiornato una ordinanza che già c’era ed era perfettamente simile. Il problema non è l’ordinanza, ma tutte le deroghe all’ordinanza che venivano concesse nei confronti di chiunque e questo ovviamente questa amministrazione non lo tollererà minimamente e tutti i casi particolari di deroga dovranno essere motivati. Ma soprattutto – puntualizza –  la gente deve avere il diritto di riposare”.

“Norma applicata assolutamente misurata”

Sul punto relativo al divieto ai percussisonisti a potersi esibire, Gullo ha risposto: “Nell’ordinanza abbiamo previsto una limitazione acustica sui fenomeni che hanno dato particolarmente problemi alla cittadinanza, così come ci sono stati segnalati dai cittadini e sulla base di quei disagi noi abbiamo deliberato. Se nel momento in cui mi si dimostra, e i cittadini mi dimostrano, che le percussioni non provocano molestie, allora procederemo alla modifica. Per questo chi vuole presentare le proprie osservazioni lo faccia. Noi abbiamo però gli studi di uno specialista che fa anche piani acustici che ha detto che quella norma applicata è assolutamente misurata, ovvia, congrua e assolutamente efficace”.

La discussione è aperta e riguarda anche i tanti motorini smarmittati che circolano per l’isola e perché no, anche le campane serali delle chiese. “Stia tranquillo – ha concluso il sindaco – che noi su questi altri aspetti siamo e saremo molto attenti. Ma finora non è venuto un solo cittadino disperato per un motorino rumoroso, ma tanti per una musica assordante…”.

Giuseppe Bonaccorsi

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017