Astroluca è tornato sulla Terra. Atterrato in Kazakistan - QdS

Astroluca è tornato sulla Terra. Atterrato in Kazakistan

redazione web

Astroluca è tornato sulla Terra. Atterrato in Kazakistan

giovedì 06 Febbraio 2020

Ieri, commosso, Parmitano aveva lasciato il comando della stazione spaziale al collega russo Skripochka. Duecento giorni nello spazio e adesso un'onoreficenza attende in Sicilia l'astronauta catanese

L’astronauta catanese Luca Parmitano è rientrato sulla Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) a bordo della navetta Soyuz.

Intorno alle 10.12, AstroLuca è atterrato insieme ai colleghi Christina Koch e Alexander Skvortsov nella steppa del Kazakhstan, ricoperta da circa 30 centimetri di neve.

L’atterraggio di Parmitano segna la conclusione della missione Beyond, iniziata a fine luglio quando l’astronauta siciliano era arrivato a bordo dell’Iss.

AstroLuca è stato il primo italiano e terzo europeo a comandare la Stazione Spaziale Internazionale. Ieri l’astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) aveva passato il testimone al collega russo Oleg Skripochka, dopo aver pronunciato un discorso d’addio carico di emozione in cui ha ringraziato uno per uno i suoi compagni di viaggio.

“La gratitudine che ho provato all’inizio è andata crescendo in questi duecento giorni: ciascuno di voi mi ha insegnato molte cose”, ha detto AstroLuca stringendo forte il microfono in mano.

“Voglio – ha aggiunto – che il mio equipaggio sia orgoglioso di quello che ha raggiunto. Ci sono persone a Terra che tengono il conto delle cose che abbiamo fatto: quante attività extraveicolari, quante ore di lavoro sugli esperimenti, quante ore trascorriamo quassù. Ma quello che è davvero importante è ciò che avete raggiunto come squadra. Quello che ha reso tutto questo possibile è la vostra incredibile dedizione e per questo mi sento profondamente debitore”.

Al termine del discorso, Parmitano ha consegnato a Skripochka la chiave che rappresenta il comando della Stazione spaziale.

Il passaggio di consegne, sottolineato dal suono della campanella, si è poi concluso con un affettuoso abbraccio collettivo.

Parmitano si è poi preparato a rientrare sulla terra in compagnia dell’astronauta russo Alexander Skvortsov e della statunitense Christina Koch (rimasta a bordo della Iss per ben un anno).

Dopo aver indossato le tute pressurizzate, i tre astronauti sono entrati nella Soyuz che, alle ore 6:49 si è staccata dalla Stazione spaziale.

Poco dopo, il modulo di rientro con i tre astronauti si è separato dal modulo orbitale e quello di servizio (distrutto nel rientro) e si è messo in posizione, in modo che lo scudo termico potesse proteggerlo dai 1.600 gradi di temperatura creati dalla frizione con l’atmosfera.

A 120 chilometri di altitudine una brusca frenata, che ha schiacciato gli astronauti sui loro sedili con una forza 4-5 volte superiore alla gravità celeste.

A quel punto si sono aperti i paracadute del modulo e, con l’accensione dei retrorazzi, si limiterà la velocità di impatto a circa cinque chilometri orari.

Poi l’atterraggio in Kazakistan.

E il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha annunciato che inviterà Parmitano nel Palazzo d’Orleans per consegnargli la medaglia d’oro delle eccellenze siciliane.

“Con emozione voglio esprimere l’apprezzamento e l’ammirazione del popolo siciliano nei confronti del nostro conterraneo Luca Parmitano per quasi sette mesi al comando della Stazione spaziale internazionale. Un orgoglio siciliano che diventa orgoglio senza confini.

Prima della partenza dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakistan, nel luglio scorso, il governatore aveva inviato all’astronauta catanese un gagliardetto della Regione Siciliana che Parmitano aveva messo in bella mostra sulla plancia di comando della navicella spaziale”.

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