In un paese sconvolgo dal dolore per la recente strage familiare è il momento della preghiera e dell'addio alle vittime.
Lunedì 19 febbraio è il giorno del lutto cittadino ad Altavilla Milicia, in provincia di Palermo, paese sconvolto dalla strage familiare che ha portato alla morte di Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel, di 5 e 16 anni.
In giornata anche la Camera Ardente per le vittime, aperta nel plesso comunale Zucchetto di Altavilla dalle 13 alle 20 circa.
Lutto cittadino ad Altavilla Milicia dopo la strage
Le salme di Kevin ed Emanuel – dopo l’autopsia disposta per ricostruire gli orribili omicidi – sono rientrate ad Altavilla Milicia. Alla Camera Ardente, alle 18, è previsto un momento di preghiera e commiato per le vittime, presieduto dal parroco don Salvo Priola. Lo scorso venerdì, la popolazione di Altavilla Milicia e delle città vicine si era riunita per ricordare le vittime della strage in una fiaccolata silenziosa.
Il sindaco proclama il lutto cittadino ad Altavilla Milicia
Pino Virga, primo cittadino del Comune del Palermitano in cui si è verificato l’atroce triplice omicidio, scrive su Facebook: “Con la certezza di interpretare il profondo sentimento di cordoglio dell’intera Comunità altavillese, ho proclamato, d’intesa con gli altri Amministratori comunali, il lutto cittadino per la giornata di domani 19 febbraio 2024, in cui saranno tumulate le salme di Kevin ed Emmanuel Barreca, tragicamente morti insieme alla madre Antonella Salamone”.
L’ordinanza prevede: bandiere a mezz’asta sulla sede comunale, un minuto di silenzio per le vittime della strage alle ore 12 e la sospensione di tutte le attività ludiche ad Altavilla Milicia nell’arco della giornata.
Il racconto della figlia sopravvissuta
Dietro al triplice omicidio sembra esserci una setta religiosa o comunque un delirio mistico portato alle estreme conseguenze: il principale indagato, il 54enne reo confesso Giovanni Barreca, avrebbe ucciso la moglie e due dei tre figli per “liberare la casa dal demonio”. Ai delitti avrebbe partecipato anche una coppia palermitana –Sabrina Fina e Massimo Caradente -, che avrebbero alimentato il fanatismo religioso del 54enne, e la figlia 17enne dell’uomo.
Quest’ultima avrebbe confessato il suo “pieno coinvolgimento” e avrebbe aggiunto anche: “Rifarei tutto“. Al momento è in carcere con l’accusa di concorso in omicidio e occultamento di cadavere. La ragazza avrebbe anche raccontato agli inquirenti i dettagli delle torture subìte da Antonella Salamone e dai figli prima della morte.
I risultati dell’autopsia
Proseguono le indagini sulla strage di Altavilla: dall’autopsia eseguita sui corpi delle tre vittime sono state confermate le sevizie e le torture. Il medico legale ha confermato l’esistenza di traumi ripetuti e anche tracce compatibili, in particolare, con delle bruciature sui corpi di Kevin ed Emanuel Barreca. La donna sarebbe stata data alle fiamme dopo i riti a cui è stata sottoposta dal marito Giovanni Barreca, ma anche dall’altra figlia 17enne, e da una coppia di palermitani, Massimo Carandente e Sabrina Fina. Sono tutti in carcere.
Immagine di repertorio (Foto di Andreas Lischka da Pixabay)