Mafia: ucciso fratello dell'ex sindaco e cugino del boss - QdS

Mafia: ucciso fratello dell’ex sindaco e cugino del boss

redazione

Mafia: ucciso fratello dell’ex sindaco e cugino del boss

mercoledì 08 Maggio 2019

L'omicidio è avvenuto a Belmonte Mezzagno, nel Palermitano. Antonino Di Liberto, commercialista molto noto nella zona, è stato ucciso nella sua auto con colpi d'arma da fuoco. Indagano i Carabinieri

Antonino Di Liberto, 49 anni, un commercialista molto noto nella zona, fratello dell’ex sindaco di Belmonte Mezzagno Pietro Di Liberto, è stato ucciso con numerosi colpi d’arma da fuoco nel paese, che si trova a a venti chilometri da Palermo.

Sposato e con tre figli, Di Liberto abitava in una villa che si era costruito da poco nei pressi del campo sportivo del paese, dove è avvenuto l’agguato.

Il cadavere dell’uomo è stato trovato riverso nella sua automobile, parcheggiata nei pressi della sua abitazione, con il finestrino infranto dai proiettili.

L’uomo era anche è cugino di Filippo Bisconti, il capomafia arrestato nel dicembre scorso nell’operazione “Cupola 2.0” e che un mese dopo ha cominciato a collaborare con la Giustizia.
Bisconti è stato accusato, con altri sei boss di considerevole peso, di voler ricostituire la cupola mafiosa.

Di Liberto è stato raggiunto da almeno quattro colpi di pistola 7,65: un agguato studiato nei dettagli.

Gli uomini della scientifica hanno trovato per terra sei bossoli.
Da una prima ricostruzione pare che l’uomo sia stato affrontato da uno o due killer davanti alla sua villa.

Gli investigatori seguono la pista mafiosa: l’inchiesta è stata assegnata alla dda ed è coordinata dall’aggiunto Salvo de Luca.

Le modalità del delitto non lascerebbero dubbi sul contesto in cui l’aggressione è maturata, mentre dai primi accertamenti sembra escludersi un nesso con la parentela tra la vittima e il “pentito” Filippo Bisconti (i due erano cugini di secondo grado, ma non avevano rapporti stretti).

Di Liberto, che non avrebbe mai denunciato minacce, era incensurato e non risulterebbero suoi legami coi clan. La vittima gestiva due studi di commercialista uno a Belmonte, l’altro a Misilmeri.

A gennaio in paese c’era stato un altro delitto, probabilmente un regolamento di conti nel mondo della droga: la ripresa della violenza nella zona sarebbe collegata all’arresto dell’ex capomafia Bisconti, finito in manette nell’inchiesta sulla ricostituzione della Cupola di Cosa nostra, poi diventato collaboratore di giustizia.

“Tutta la comunità – ha detto Salvatore Pizzo sindaco di Belmonte Mezzagno – è profondamente scossa da come uno stimato professionista, virtuoso padre e marito è stato strappato alla vita in modo così vile e barbaro. Ci stringiamo con dolore al cordoglio della famiglia e delle persone a lui vicine. Oggi più che mai la nostra collettività ha bisogno di ritrovare unità. Questa morte è un fatto terribile per tutti, i responsabili devono pagare in sede giudiziaria, abbiamo sete di giustizia, di conforto”.

“Resta – ha concluso – il dolore per quanto è accaduto e voglio esprimere la massima vicinanza alla famiglia che sta affrontando questo forte dramma. Lo Stato deve dimostrarci di poter reagire prontamente. Un primo segnale è arrivato con il puntuale lavoro delle forze dell’ordine locali e della Procura che hanno immediatamente iniziato il percorso di indagine volto a individuare i colpevoli di questo efferato delitto”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017