Studenti in piazza a Palermo per i diritti civili, "L'odio non è un'opinione" - QdS

Studenti in piazza a Palermo per i diritti civili, “L’odio non è un’opinione”

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Studenti in piazza a Palermo per i diritti civili, “L’odio non è un’opinione”

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venerdì 12 Novembre 2021

Da Nord a Sud, venerdì 19 novembre una giornata di mobilitazione nazionale per manifestare contro didattica e rappresentanza studentesca, ma anche per difendere i diritti civili.

Questa mattina gli studenti e le studentesse hanno manifestato in flash mob davanti al Ministero dell’Istruzione e davanti altre venti scuole in tutto il Paese, in particolare davanti il Liceo Umberto I di Palermo, il Liceo Montanari di Verona e molti altri istituti da Nord a Sud. Come avevano annunciato nei giorni scorsi, è iniziata così la settimana di agitazione verso la mobilitazione nazionale di venerdì 19 novembre.

In piazza tra una settimana studenti in più di quaranta piazze, tra cui Roma, Firenze, Palermo, Genova, Padova, Taranto, Perugia, Cagliari e molte altre. La mobilitazione arriva dopo settimane di costruzione, tra l’altro anche dopo un’assemblea nazionale con centinaia di studenti e studentesse da tutto il Paese, e l’elaborazione della piattaforma dal titolo “Ripartiamo da Zero. Idee studentesche per riprenderci il futuro”.

Le motivazioni delle proteste

“Il 19 Novembre gli studenti e le studentesse scenderanno in piazza in tutto il Paese dopo due anni di pandemia. Ci è stata data Zero considerazione così come Zero sono state le misure prese per la nostra generazione, dalla scuola all’ambiente” spiega Tommaso Biancuzzi, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi. Gli studenti chiedono un confronto con Governo e Ministero su diversi temi: riforma della didattica, riforma della rappresentanza studentesca, interventi sul lavoro precario e molto altro.

“Sono previste più di quaranta piazze dal Nord al Sud del Paese. Questo sta a significare un malcontento diffuso, una precarietà complessiva che la nostra generazione sente di stare vivendo” continua Biancuzzi. “Chiediamo di aprire ragionamenti seri su un cambio dei metodi didattici, della valutazione e dell’Esame di Stato a partire da quest’anno. Serve poi dare più spazio alle nostre istanze dentro le scuole, aprendo ad una riforma della rappresentanza studentesca. Sull’edilizia sono state fatte promesse ma gli investimenti sono lontani dal risolvere le carenze degli edifici scolastici. Il tema vero di cui la politica non sembra accorgersi, però, è quello della Salute Mentale. Le malattie mentali sono in vertiginoso aumento nella nostra generazione: serve prenderne atto e intervenire subito portando l’assistenza psicologica nelle scuole e sui territori. Serve agire subito sul lavoro precario e sulla crisi climatica, prima che sia troppo tardi”.

“Vergogna, l’odio non è un opinione”. Con in testa questo striscione gli studenti hanno sfilato in corteo a Palermo per i diritti civili. La protesta è iniziata in piazza Verdi, intorno alle 10, e poi proseguita in via Maqueda. A seguire il corteo gli agenti di polizia del reparto mobile. La manifestazione si è svolta in maniera pacifica. Il corteo degli studenti si è riunito a Palazzo delle Aquile. E qui sono stati accolti dai consiglieri comunali di Sinistra Comune e Avanti.

(ANSA)

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