L'assessore Messina, "Campagna da venti milioni di euro per la promozione del brand Sicilia" - QdS

L’assessore Messina, “Campagna da venti milioni di euro per la promozione del brand Sicilia”

Giovanna Naccari

L’assessore Messina, “Campagna da venti milioni di euro per la promozione del brand Sicilia”

lunedì 17 Agosto 2020

Forum con il responsabile regionale per Turismo, Sport e Spettacolo del Governo Musumeci. Si lavora su un Piano di comunicazione destinato a valorizzare l'immagine dell'Isola in Italia e all’estero

Intervistato dal presidente Filippo Anastasi, l’assessore regionale al Turismo, Manlio Messina, risponde alle domande del QdS.

Qual è la situazione del turismo dopo la prima fase di emergenza epidemiologica?
“Siamo al di sotto degli anni precedenti come presenze turistiche, però rispetto alle previsioni i numeri di oggi cominciano a darci un po’ di speranza, meglio di altre regioni. I dati ci incoraggiano anche sulle prenotazioni di agosto. Credo che abbia funzionato anche il messaggio di muoversi all’interno della Sicilia per riscoprirne le bellezze. La situazione varia da settore a settore. Per esempio, c’è un buon incremento della nautica, delle presenze nelle case vacanza, mentre gli alberghi continuano a soffrire, anche se le prenotazioni cominciano ad arrivare pure in queste strutture”.

Cosa ci può dire dei voucher per il turismo?
“L’obiettivo è aiutare gli operatori del settore, messi in crisi dalla pandemia, e aiutare la destagionalizzazione. Il progetto si svolge in due fasi e la prima è quella dell’acquisizione dei servizi. Noi acquisiamo servizi dagli operatori ed elargiamo risorse alle imprese. Poi i servizi acquistati vengono caricati in una piattaforma digitale, dove i turisti possono trovare il voucher e così contattare l’agenzia di viaggio o il tour operator per l’utilizzo. È un sistema pensato anche per aiutare gli operatori in crisi nell’emergenza epidemiologica”.

Come immagina il progetto Sicilia attraverso le sue deleghe?
“Per rilanciare il turismo stiamo puntando su molti aspetti. Intanto abbiamo pensato a un grosso investimento sulla promozione turistica. Nei prossimi tre anni investiremo circa 20 milioni di euro, risorse davvero importanti per tenere alto il brand della Sicilia. Si tratta di un piano di comunicazione destinato all’Italia e all’estero per valorizzare l’Isola e incrementare le presenze, così come ci consentono le risorse economiche europee. Inoltre, pensiamo a fiere internazionali, alle campagne su televisioni, giornali cartacei, testate online e soprattutto a una campagna sul web innovativa”.

Il turismo è legato ai beni culturali. Avete un progetto che mette insieme i due settori?
“Stiamo lavorando molto su un settore che è visceralmente legato al turismo e ai beni culturali, ovvero la promozione in rete di eventi internazionali di grande richiamo. Quest’anno avevamo in programma due eventi che abbiamo dovuto spostare al 2021. Uno è il Sicilia jazz festival, che si svolgerà nella Sicilia occidentale con base Palermo e porterà nomi di spicco internazionali. L’altro evento è il Bellini Renaissance, la rievocazione delle festività belliniane che si svolgerà nella Sicilia orientale con base Catania. La manifestazione coinvolgerà il Teatro Massimo Bellini, la Fondazione, i conservatori, le Università, i più importanti teatri siciliani, l’Orchestra sinfonica siciliana e tanti altri enti”.

Quali iniziative state pensando per lo sport?
“Stiamo ideando una grande Fiera internazionale del turismo sportivo. Si svolgerà come base a Palermo, ma toccherà altre città per consentire di far conoscere la Sicilia nei suoi luoghi più belli e di destagionalizzare il turismo. In Sicilia si può praticare qualsiasi sport che può incrementare le presenze turistiche: nautica, pesca, caccia, trekking, subacquea, sci, equitazione, mountain bike, trekking, arrampicata e tanto altro”.

Quali altri eventi intendete promuovere?
“Stiamo creando la rete di tutti i Festival siciliani jazz, lirico sinfonici, di danza contemporanea e teatro, fotografia, esperenziali, di rievocazione storica culturale e medievale, del cinema. Le diverse linee di festival verranno inserite in un unico cartellone che durerà tutto l’anno e vedrà sfociare per ogni ramo un evento madre che concluderà la rassegna del festival. Stiamo lavorando per destagionalizzare le presenze per tutto il 2021. A breve usciranno gli avvisi che ci consentiranno di raccogliere tutti i festival con caratteristiche ben precise per l’inserimento all’interno della promozione turistica dell’assessorato regionale. Stiamo facendo rete, evitando che tante bellissime realtà di alto livello rimangano isolate. Realizzeremo un sito web dei Festival di Sicilia, un contenitore unico di grande comunicazione per i turisti in tutto periodo dell’anno”.

La Sicilia potrebbe trovare un’importantissima risorsa nel turismo congressuale. Quali iniziative avete in programma su questo fronte?
“Il turismo congressuale si scontra con un problema strutturale in Sicilia che dobbiamo sicuramente risolvere. Intanto abbiamo firmato una convenzione con il Comune di Palermo, che ci ha affidato il padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo per ristrutturarlo. In questo progetto tutto il padiglione della congressistica verrà rinnovato sia per capienza di posti, oltre duemila persone, sia per tecnologie. In questo settore è un primo passo. Un’altra idea sarebbe quella di creare un ente fiera al centro della Sicilia, collegato da autostrade e servizi”.

Riuscite a spendere i fondi europei?
“Riusciamo a spendere tutto ciò che ci viene assegnato, anzi abbiamo chiesto maggiori risorse. Adesso, stiamo facendo una riprogrammazione dei piani di comunicazione”.

Avete una strategia di comunicazione sul web?
“Abbiamo puntato sui sistemi informatici che ci consentono di arrivare subito al turista. Inoltre, stiamo lavorando all’indicizzazione dei social e al rifacimento del portale del turismo che dovrebbero essere pronti tra ottobre e novembre. Con il portale, pensiamo di dare ampio spazio anche alle imprese. La Regione deve aiutarle con il service booking”.

Come valorizzare i borghi siciliani?
“Abbiamo promosso le edizioni dei borghi di Sicilia e il nostro progetto di rievocazione storico culturale medievale si va ad intersecare con i borghi e con la rete dei castelli creata dai Comuni”.

Avete pensato al turismo di ritorno?
“Sì, tra le iniziative, firmeremo a breve un protocollo d’intesa con la regione Liguria che è strettamente legata a Frank Sinatra, così come la Sicilia. La madre era di Rossi, frazione di Lumarzo, in provincia di Genova, e il padre di Lercara Friddi. Nei due paesi, ogni anno si svolge un festival su Sinatra e stiamo creando un gemellaggio che si realizzerà al festival di Sanremo alla presenza della figlia. La sinergia tra Liguria, Sicilia e Stati Uniti, dove ci sono molti liguri e siciliani, porterà il c.d. turismo del ritorno e delle radici”.

Cosa si può fare per agevolare i visitatori anche nei trasporti?
“Stiamo investendo 15 milioni di euro nelle compagnie aeree per l’acquisto di biglietti e sconti per i prezzi calmierati. A breve uscirà un avviso. Inoltre, stiamo preparando una convenzione con le compagnie aeree per abbattere i costi delle attrezzature sportive”.

Qual è l’obiettivo dei Treni storici del gusto?
“Si tratta di ventiquattro appuntamenti per ammirare i luoghi più belli e affascinanti della Sicilia, con i suoi colori e i sapori, in un viaggio attraverso i binari delle ferrovie. Il progetto dei Treni storici del gusto, creato dall’assessorato per il Turismo della Regione siciliana, in collaborazione con la Fondazione Fs e e Slow Food Sicilia, conta 23 itinerari. Questi connettono i centri urbani più importanti, Catania, Palermo e Messina di volta in volta con luoghi custodi di sapori unici, come Modica, Bronte e Marsala, o i centri storici millenari di Taormina, Siracusa, Agrigento e Ragusa Ibla. In questa fase delicata del nostro turismo e della nostra economia, i Treni storici del gusto possono mettere in moto un processo virtuoso capace di dare un impulso importante alla filiera del turismo”.

Che tipo di esperienza attende il viaggiatore?
“Con le carrozze Centoporte degli anni Trenta, il viaggiatore percorrerà le linee panoramiche siciliane, in un itinerario che consentirà di assaporare i prodotti tipici siciliani e di scoprire le bellezze dell’Isola. Già a bordo del treno il viaggiatore potrà conoscere alcuni dei prodotti tipici della Sicilia, tutelati da quasi cinquanta presidi Slow food, e ascoltare racconti e tradizioni a loro legati. Le linee percorse dai Treni storici del gusto coprono l’intero territorio della Regione siciliana. Il treno alla scoperta dei Templi, quello della ceramica, l’altro del barocco, il treno dei mosaici, quello del Marsala sono esempi di viaggi che raccontano quello che siamo e quello che siamo stati”.

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