“Marsili”, il romanzo di Francesco Di Sarcina presentato al Circolo canottieri Jonica - QdS

“Marsili”, il romanzo di Francesco Di Sarcina presentato al Circolo canottieri Jonica

vittorio sangiorgi

“Marsili”, il romanzo di Francesco Di Sarcina presentato al Circolo canottieri Jonica

venerdì 08 Luglio 2022


Il presidente dell’Autorità portuale racconta i fatti realmente accaduti delle “Navi a perdere”

Il circolo canottieri Jonica, nello spettacolare scenario del lungomare di Catania, ha ospitato la presentazione di “Marsili”, il libro scritto da Francesco Di Sarcina, presidente dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale, ed edito da “Il filo di Arianna”. A moderare il dibattito il giornalista del quotidiano “La Sicilia”, Leonardo Lodato.

Nelle 422 pagine dell’opera viene narrata una storia dal sapore thriller, che trae spunto da vicende realmente accadute. Marsili, il più grande vulcano sommerso del Mediterraneo, fa da sfondo ad oscuri ed intricati accadimenti legati al traffico di rifiuti pericolosi, alla malavita e all’imprenditoria sporca. Dinamiche che richiamano alla mente fatti realmente accaduti, noti con la definizione di “Navi a perdere”.
Lo stesso autore ha così spiegato la genesi del libro e il suo legame con fatti di cronaca: “Questo romanzo nasce dal desiderio di cimentarmi nel mondo della scrittura. Sono una persona curiosa, mi piace affrontare nuove sfide e confrontarmi con le mie paure. Ho scelto di progettare una storia, partendo da elementi, per poi integrarla e modificarla a mio piacimento, facendo sì che i fatti narrati rimanessero verosimili. Alla fine mi sono reso conto che il romanzo scritto non è lo stesso che avevo pensato”.

Ma a cosa ci si riferisce quando si parla di navi a perdere? “Si tratta di fatti accaduti, sicuramente nel Mediterraneo ma probabilmente anche altrove, soprattutto tra gli anni ‘80 e ‘90. Fatti che nascono da un combinato tra malavita, imprenditori, funzionari di dogana e armatori senza scrupoli. Diverse vecchie navi da rottamare venivano caricate con rifiuti tossici o addirittura radioattivi e, successivamente, affondate deliberatamente. Ci sono state delle Commissioni bicamerali – prosegue Di Sarcina – che hanno studiato il fenomeno, per individuare le responsabilità e le possibili soluzioni. La conclusione è stata che esisteva un vero e proprio ciclo dei rifiuti, che prevedeva l’uso delle navi. La conseguenza è stata un grave disastro ecologico”.

Emblematica, da questo punto di vista, la vicenda della nave Rigel, che è anche protagonista di Marsili. La motonave, battente bandiera maltese, venne caricata di vecchie Marcedes e blocchi di cemento arricchiti di uranio. Partita dal porto di Marina di Carrara, secondo la versione ufficiale fin qui emersa, affondò senza un apparente motivo al largo della Calabria. Una vicenda intricata e scottante, indagando sulla quale il capitano della Marina Natale De Grazia trovò la morte per avvelenamento.

A margine della presentazione il dibattito – alla presenza del socio fondatore dello “Jonica” Sergio Sciuto – si è spostato su vicende attuali e legate al territorio. Di Sarcina, infatti, ha illustrato le sue idee e il suo progetto per il rilancio del porto di Catania e delle infrastrutture del territorio di sua competenza, confrontandosi con il numeroso pubblico presente.

Vittorio Sangiorgi

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