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Mazara del vallo, pietre contro peschereccio da motopesca turco

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Mazara del vallo, pietre contro peschereccio da motopesca turco

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martedì 11 Maggio 2021

il "Michele Giacalone" è stato assaltato mentre si trovava in acque internazionali, tra la Siria e la Turchia, a 27 miglia dalle coste turche. Denunciato in capitaneria di porto l'accaduto.

Un peschereccio della flotta di Mazara del vallo, il “Michele Giacalone”, è stato assaltato da un altro motopesca turco mentre si trovava in acque internazionali, tra la Siria e la Turchia, a 27 miglia dalle coste turche. La notizia è stata confermata all’ANSA dall’armatore Luciano Giacalone che si è recato in Capitaneria di Porto per denunciare il lancio di pietre e altri oggetti contro il peschereccio mazarese.

“Io sono stato avvisato dal Comandante Michele Gennaro tramite radio, grazie al ponte creato da un altro mio peschereccio il ‘Francesco Giacalone’, che si trova nelle acque di fronte la Grecia. A confermarmi quanto avvenuto è stato lo stesso Gennaro che mi ha chiarito che attorno al motopesca si sono ritrovati almeno dieci pescherecci che hanno iniziato a lanciare pietre e pezzi di piombo”.

Il motopesca dopo l’assalto sventato, ora si è allontanato di almeno 15 miglia dal posto dove è avvenuto l’accerchiamento da parte dei turchi.

La fregata Margottini, inserita nel dispositivo Nato ‘Sea Guardian’, si trovava in attività di pattugliamento a 35 miglia a sud del luogo dello scontro. La nave, rileva la Marina, ha contattato i nostri pescherecci inducendoli ad allontanarsi precauzionalmente.

Questi ultimi hanno comunicato l’intenzione di ricongiungersi ad un altro gruppo di motopesca nazionali operanti 6 miglia più ad ovest”. “Gli interventi della guardia costiera turca e della Marina Militare italiana – sottolinea la forza armata – sono stati chiaramente di natura deescalatoria ed hanno consentito di ripristinare il controllo della situazione”.

Assicurare la sicurezza dei pescatori italiani e porre fine al far west che ha causato aggressioni, ferimenti e sequestri portando al dimezzamento della flotta siciliana di Mazara del Vallo nel giro di 10 anni. Ad affermarlo è la Coldiretti Impresapesca, in riferimento al lancio di pietre e altri oggetti contro un peschereccio mazarese da parte di un altro motopesca turco, che segue di qualche giorno l’attacco da parte di una motovedetta libica al peschereccio Aliseo.

Una situazione, denuncia Coldiretti Impresapesca, che continua a mettere in pericolo la vita dei pescatori italiani che operano in quella area del Mediterraneo con la conseguente riduzione dell’attività di pesca che aprono tra l’altro la strada a un aumento delle importazioni dall’estero Oltre alla sicurezza della flotta tricolore, secondo Coldiretti Impresapesca, c’è un gravissimo danno per l’attività economica dell’intera marineria italiana, aggravando una situazione che negli ultimi 35 anni ha già visto scomparire quasi il 40% delle imbarcazioni.

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