Giuseppe Franco Cusumano, medico di famiglia, "Riconosco il valore insostituibile dell'azitromicina che agisce sul micro bioma polmonare". "Ecco i tre momenti alla base della terapia".
“Il Covid-19 oggi non deve fare
più paura. Fin dall’inizio della pandemia, in tempi non sospetti, avevo visto
in due molecole il potenziale per poter bloccare il virus: sono
l’idrossiclorochina e l’azitromicina, rispettivamente nei nomi commerciali
Plaquenil e Zitromax”.
Lo dice Giuseppe Franco Cusumano,
medico di famiglia di Campobello di Mazara, che ha studiato e continua a
studiare come sconfiggere il coronavirus nel momento in cui si manifestano i
primi sintomi.
“Da un lavoro svolto
empiricamente su qualche paziente – spiega – riconosco il valore insostituibile
dell’azitromicina, la quale agisce sul micro bioma polmonare andando a colpire
uno o più di questi batteri: Veillonella, Prevotella, Neisseria e Acinobacter,
che sono la causa dello sviluppo del Covid-19”.
Sono questi batteri, infettati dal
virus, secondo Cusumano, che fa parte del gruppo ‘Terapia domiciliare Covid19’
costituito a Napoli dall’avvocato Erich Grimaldi, che “fungerebbero da
‘carrier’, ovvero da trasportatori, corrieri, permettendo al virus di
moltiplicarsi in modo esponenziale e di entrare all’interno della cellula
polmonare manifestando tutta la sua virulenza.
Da qui l’azione sinergica
dell’azitromicina. Infatti, il suo impiego, in prima terapia impedisce in modo
categorico lo sviluppo esponenziale del Covid-19″.
Cusumano sostiene, dagli studi
svolti nel corso di questo anno e mezzo, che la terapia anti Covid si basa su
tre momenti: inibizione batterica del micro bioma polmonare (azitromicina);
blocco della cascata infiammatoria con idrossiclorochina; somministrazione di
eparina a basso peso molecolare.
“E se i primi due farmaci vengono somministrati ai primi sintomi ed in modo tempestivo – assicura – non occorre ricorrere all’eparina. Con una terapia di tre giorni si interviene anche in pazienti asintomatici, mentre in coloro che manifestano sintomi serve una cura di 6 giorni. Bisogna bloccare l’infiammazione a monte”.
Ma in Italia si potevano con questa terapia, forse, evitare tante morti? “E’ facile parlare con il senno di poi – dice Cusumano – Intanto, abbiamo compreso che di Covid si muore e non mi schiero tra i negazionisti, sono realista.
La pandemia esiste e fa danni. Non mi permetterei di accusare colleghi, ma il nostro gruppo medico ha un protocollo ben preciso che funziona benissimo, sui pazienti trattati non abbiamo avuto alcun decesso, soltanto io ne ho trattato circa un migliaio, intere famiglie con sintomi e senza sintomi. Tutti guariti senza effetti collaterali. Ho curato senza paura, guardando solo al giuramento di Ippocrate, molti medici purtroppo si sono basati su linee-guida Aifa ormai obsolete”, sostiene.