Messina, acqua h24? Per tanti cittadini rimarrà ancora un bel sogno - QdS

Messina, acqua h24? Per tanti cittadini rimarrà ancora un bel sogno

Lina Bruno

Messina, acqua h24? Per tanti cittadini rimarrà ancora un bel sogno

giovedì 16 Dicembre 2021

Criticità legate all’adduzione, rete idrica e fognaria vulnerabile, manutenzione delle caditoie: di questi e altri temi abbiamo parlato in esclusiva con la presidente di Amam, Bonasera

MESSINA – Condotta dell’acquedotto Fiumefreddo vulnerabile, zone della città dove manca rete idrica e fognaria, strade che diventano laghi a ogni temporale. Problemi che vengono da lontano, alcuni si stanno affrontando, altri avranno bisogno di tempi più lunghi ma la programmazione è già partita. Di questi temi abbiamo parlato con Loredana Bonasera, presidente dell’Amam (azienda che si occupa del servizio idrico) che ha illustrato in esclusiva al QdS cosa si sta facendo per migliorare la gestione nei confronti degli utenti.

A che punto sono gli interventi sulla vulnerabilità del territorio in cui passa la condotta di Fiumefreddo?
“Siamo a Forza d’Agrò e stiamo procedendo con il progetto finanziato con i fondi del Masterplan, che interviene sui punti critici. Ci sono 3 milioni 110 mila euro più 4 milioni 200 mila euro per il ripristino del serbatoio Montesanto, costruito negli anni Settanta e non utilizzato. Adesso è stato demolito e stiamo procedendo alla ricostruzione”.

C’è la possibilità di attingere ai fondi del Pnrr per interventi sulla condotta? Il sindaco De Luca, recentemente, ha parlato di un progetto da 80 milioni di euro…
“Stiamo lavorando su un parco progetti, affidati per la stesura anche all’esterno, da presentare speriamo entro il 23 dicembre, che riguarda la sostituzione di una parte della condotta idrica e il potenziamento e ampliamento dei serbatoi. Il progetto da 80 milioni riguarda la parte sia idrica che fognaria, ma noi ci stiamo concentrando sull’idrico e sono circa 45 milioni di euro che speriamo ci vengano assegnati. La dipendenza da Fiumefreddo resterà, siamo un po’ indietro con la ricerca di fonti alternative ma siamo comunque partiti. Stiamo lavorando per avere un parco progetti ampio, in modo da intercettare questi importanti finanziamenti. Sulla rete idrica abbiamo fatto due stralci da 10 milioni l’uno che coprirebbero la zona Nord e Sud della città”.

Sulla pulizia di tombini e caditoie sembra si stia andando avanti a piccoli passi…
“Con il nuovo contratto di servizio ci è stato affidato questo compito: sono circa 45 mila punti, ma siamo ancora a 4 mila e non siamo ancora arrivati nei villaggi. La città è vasta e per coprirla ci impiegheremo circa un anno, anche perché abbiamo solo due mezzi e aspettiamo a gennaio l’arrivo del terzo. Intanto è stato importante fare questo primo passaggio di pulitura sostanziale per estrarre materiale che nel tempo si è solidificato. È un lavoro che non è stato mai fatto e poi faremo l’ordinario. In ogni caso, dove ci sono criticità interveniamo rimodulando anche il cronoprogramma che abbiamo predisposto. Nella zona Nord a Torre Faro, per, esempio, dove durante le ultime piogge ci sono stati degli allagamenti, siamo intervenuti facendo gran parte del villaggio a eccezione magari di piccole strade dove il mezzo non entra e aspettiamo di avere quello più piccolo”.

Cosa farete in quei villaggi che non hanno condotta idrica né fognaria?
“Siamo intervenuti a Ortoliuzzo e stiamo facendo un tratto di condotta fognaria di cinquecento metri. Lì non c’è neppure una rete di acque bianche di cui dovrebbe occuparsi il Comune, ma intanto stiamo risolvendo un problema igienico-sanitario che ci si portava dietro da quasi vent’anni. Tutta la parte che va da Mortelle a Timpazzi, poi, è sprovvista di rete idrica. Lì c’è un problema di urbanizzazione perché nel tempo si è costruito. Non hanno neanche l’allaccio fognario e per avere l’allaccio idrico intanto dovrebbero essere in regola con quello fognario. Non avendo il depuratore di Tono bloccato alla Regione per la mancanza di alcune autorizzazioni, molti hanno le vasche imhoff. Con il progetto da 10 milioni che proveremo a farci finanziare si potrà risolvere il problema. Ci sono inoltre due pozzi presenti a cui si potrebbero allacciare le condotte per dare acqua a quelle zone e per questo stiamo facendo le necessarie perizie per capire se c’è la sufficienza idrica e la potabilità”.

Il sogno dell’acqua h24 per i messinesi è destinato a restare tale?
“In alcuni villaggi della zona Sud di Messina siamo già con un’erogazione di 24 ore. Dipende dalle condotte, infatti, quella che ne risente di più è la zona Nord. Siamo arrivati comunque a una media generale di 16 ore, spero che alla fine del nostro mandato riusciremo a ottenere qualche risultato in più. Stiamo lavorando anche sui pozzi per l’acquisizione dai privati, ma è un processo lungo. Bisogna poi considerare anche le perdite e gli allacci abusivi che fanno diminuire la portata”.

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