Intervista con il rettore Cuzzocrea su internazionalizzazione, dialogo con le imprese e ristrutturazioni. Numerose, da qui ai prossimi mesi, le sfide da vincere per lo sviluppo dell’Ateneo
MESSINA – Un aumento degli immatricolati, buoni risultati nella ricerca e nell’internazionalizzazione insieme a tante azioni amministrative con al centro sempre lo studente. Il rettore dell’Università degli Studi di Messina, Salvatore Cuzzocrea, si dice soddisfatto dell’anno che si sta per concludere ma soprattutto vuole guardare con ottimismo al futuro e alle tante sfide che attendono UniMe.
Le nuove iscrizioni hanno avuto finora un incremento di circa il 22% rispetto allo scorso anno e intanto è previsto un potenziamento per i poli di Noto e Priolo “che rappresentano – dice il rettore – due eccellenze per la nostra Università. Stiamo inoltre varando almeno cinque nuovi corsi di laurea per l’offerta formativa 2020/2021 e continuiamo a investire sui giovani con i posti di assegno di ricerca e di ricercatori di tipo A. E proprio nel campo della ricerca, l’Ateneo messinese ha avuto un buon risultato con il Po Fesr 2014/2020 azione 115, dove ha reperito importanti risorse; e poi ci sono i finanziamenti nazionali, i cosiddetti Prin (progetti di ricerca di interesse nazionale) che hanno visto molti nostri docenti risultare vincitori e i 500 mila euro che abbiamo messo in bilancio anche per il 2020, per i colleghi”.
Altro obiettivo è rafforzare l’internazionalizzazione. “UniMe – spiega il rettore – ha siglato alcuni accordi con una società che gestisce rapporti con l’estero per molti Atenei italiani, tra i più prestigiosi, e stiamo provando a mettere in campo dei curricula e corsi di laurea in lingua inglese per aumentare ancora di più la presenza di studenti stranieri nella nostra città”.
E i rapporti con le imprese? “Stiamo mettendo in campo con il Cop alcune iniziative, c’è un protocollo d’intesa che è pronto alla firma con Farmindustria per tirocini inerenti il settore farmaceutico che gli studenti potranno svolgere presso imprese di settore. Manca ancora il rapporto con le industrie locali, c’è ma non in maniera organica come vorremmo ed è una delle cose in agenda che porteremo avanti nel 2020. La realtà territoriale siciliana non è quella lombarda, quindi facciamo più fatica, ma ci stiamo provando su scala nazionale”.
L’edilizia universitaria avrà spazio nei prossimi anni con un investimento di oltre 20 milioni di euro previsto dal Piano triennale delle opere pubbliche approvato dal Cda. Si prevede la realizzazione di un residence universitario all’interno del padiglione A del Policlinico, lavori di restauro di alcuni edifici all’interno di Villa Pace e dell’edificio di Economia del plesso centrale, la riconversione di un immobile già sede della Facoltà di Scienze statistiche a Foresteria dell’Ateneo e la ristrutturazione con relativa bonifica delle aree danneggiate da un incendio al dipartimento di Scienze veterinarie. Via libera, inoltre, a interventi complementari ai lavori di ristrutturazione in corso alla ex Facoltà di Scienze, per un importo di 3 milioni di euro.
“La manutenzione straordinaria nel nostro plesso – sottolinea Cuzzocrea – manca da tanto tempo, adesso abbiamo trovato le risorse e c’è anche un progetto per riqualificare tutto Palazzo Mariani. È stato già acquisito il terreno limitrofo al polo Papardo così da consentire intanto l’abbattimento di quell’ecomostro, di realizzare un parcheggio e avere l’accesso dalla strada Panoramica al polo scientifico universitario; abbiamo in programma interventi di manutenzione per la facoltà di lettere con lo stanziamento di 2 milioni di euro. È partito in questi giorni l’ampliamento dell’ospedale veterinario all’Annunziata, aperto ai privati con la nomina di Santo Caracappa coordinatore amministrativo”.
“Per l’acquisizione definitiva della sede della Banca d’Italia – conclude il rettore – manca solo l’atto del notaio, dopo verrà trasformata in Museo e Biblioteca. C’è un’interlocuzione con il Comune per potere usufruire di uno o due piani del parcheggio Cavalotti per i nostri impiegati e per chi usufruirà di questo nuovo polo culturale”.