Messina, imprenditoria e scuola insieme per la sicurezza - QdS

Messina, imprenditoria e scuola insieme per la sicurezza

Lina Bruno

Messina, imprenditoria e scuola insieme per la sicurezza

venerdì 19 Aprile 2024

Gli studenti del secondo anno dell’Istituto Majorana di Milazzo, in collaborazione con Sicindustria giovani, hanno sviluppato “Safe life”, un’app che permetterà di monitorare le zone più a rischio della città

MESSINA – La sicurezza al centro dell’idea imprenditoriale presentata alla Camera di commercio e messa a punto dagli studenti delle seconde classi dell’Istituto Ettore Majorana di Milazzo. Un tema che le giovani generazioni sentono particolarmente, supportati dai preoccupanti dati emersi.

A fine 2023, infatti, il Sole24Ore ha inserito Milano al vertice della classifica delle città più insicure con oltre 6mila reati denunciati ogni 100mila abitanti, seguita da Rimini e Roma. Non va meglio in Sicilia con Catania Palermo e Siracusa tra le 30 città con più reati denunciati. A Messina è ancora al centro dell’attenzione la recente aggressione ai danni di un signore di 84 anni mentre passeggiava su una strada della Panoramica.

Cos’è e com’è nata Safe Life

Una situazione di insicurezza percepita anche dai più giovani, tanto che tra le numerose idee emerse durante la formazione all’Istituto Majorana, è stato scelto di ideare una app volta proprio a monitorare le aree più rischiose delle città con dei sistemi innovativi. È nata così “Safe Life”.

A promuovere il progetto di Education “Idee in azione”, il Gruppo Giovani imprenditori di Sicindustria Messina presieduto da Davide Blandina, in collaborazione con Junior achievement Italia, organizzazione non profit Ong presente in 120 paesi che si occupa di educazione economico-imprenditoriale nelle scuole.

“Safe Life” è un’app che consente di muoversi in città in totale sicurezza con numerose opportunità di sviluppo e utilizzo, tanto che il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina si è proposto di accompagnare i giovani studenti dal Prefetto Cosima Di Stani per coinvolgerla nell’applicazione sul territorio messinese di questa tecnologia. In particolare, Safe Life prevede, attraverso un sistema basato sulla geolocalizzazione, che gli utenti ricevano notifiche in tempo reale sulla sicurezza delle aree che stanno attraversando.

“Le segnalazioni – hanno spiegato Adele Italiano e Andrea Arnao, i due studenti del Majorana che hanno presentato il progetto – vengono vagliate da un team di esperti sulla base, a sua volta, delle segnalazioni dei nostri utenti, che ottengono ricompense per le stesse”.

“Offriamo – hanno precisato – una versione Pro che, a fronte di un piccolissimo canone mensile, fornisce assistenza continua con operatori disponibili in videochiamata e pronti a supportarti o ad allertare le forze dell’ordine in caso di necessità, fornendo prontamente la posizione dettagliata e le generalità. Safe Life si distingue per la sua capacità di prevenire il pericolo, oltre che dare strumenti di reazione”.

Un’applicazione che può essere sviluppata coinvolgendo in partnership non solo le Forze dell’ordine ma anche gli enti locali che possono offrire ai loro cittadini uno strumento in più contro la violenza. Ampia disponibilità a seguire lo sviluppo di questo progetto è stata data da Pietro Franza, presidente di Sicindustria Mssina, dal sindaco Federico Basile e dall’assessore alle Politiche giovanili Liana Cannata che ha parlato delle iniziative, in sintonia con il progetto del Majorana, organizzate da Palazzo Zanca nella settimana europea dei giovani, che si è concluso ieri.

Gli studenti sono stati seguiti dal docente Stefano Gitto e hanno sperimentato “il lavoro in team”, imparando a pensare in modo critico e accrescendo la propria capacità di “problem solving”, ma soprattutto hanno potuto contare sul supporto costante dei Giovani imprenditori messinesi, e dei “Dream Coach” Claudio Faccini, Gabriele Saija e Federica Mangano, che li hanno seguiti passo dopo passo.

“La formazione – ha detto Davide Blandina al QdS – è la chiave per l’innovazione e il passaggio generazionale. Investire sui giovani significa investire nel futuro e, sostenere progetti come questo, non solo alimenta la creatività degli studenti, ma li prepara anche ad affrontare sfide imprenditoriali. Noi abbiamo il dovere di offrire opportunità per tornare a essere attrattivi”.

“A Messina ci sono 34 imprese giovani che guardano alle eccellenze del territorio – ha specificato Blandina – con una forte rappresentanza di imprenditrici”.

“È importante fornire strumenti ai ragazzi – ha poi concluso Blandina – realizzare le loro idee fino a un progetto di business. La classe viene strutturata come se fosse una vera e propria azienda. Questo è solo uno di quei percorsi che facciamo a livello formativo, siamo riusciti a partire dalle scuole primarie fino ad arrivare alle Università”.

Il progetto parteciperà alla business competition che si terrà a Catania il 23 aprile, durante la quale i piani di impresa proposti saranno valutati da una giuria di esperti.

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