Messina, San Filippo Valley alla ricerca di una svolta - QdS

Messina, San Filippo Valley alla ricerca di una svolta

redazione

Messina, San Filippo Valley alla ricerca di una svolta

Hermes Carbone  |
martedì 16 Maggio 2023

Il progetto punta a un rilancio dello sport messinese e alla riqualificazione di quartieri per troppo tempo dimenticati. Le interlocuzioni sono in corso, ma non ci sono novità sostanziali

MESSINA – Salvezza doveva essere e salvezza è stata per l’Acr Messina, che grazie a un girone di ritorno con una media punti da zona play-off è riuscito a mantenere la Lega Pro, categoria che la prossima stagione riproporrà il derby con il Catania.

Tempo dunque di festeggiamenti ma anche di programmazione, che dovrà essere necessariamente condotta in sinergia con l’Amministrazione comunale. Buoni rapporti ritrovati nel corso di questa stagione dopo anni di disinteresse reciproco e giunti in seguito alla candidatura all’Ars del vice presidente giallorosso Matteo Sciotto, eletto nel partito dell’ex sindaco messinese Cateno De Luca. Un interesse per lo sport coltivato dall’attuale sindaco della città di Messina e che di De Luca ha raccolto l’eredità: Federico Basile. L’attuale primo cittadino è stato presente allo stadio durante alcuni momenti chiave della stagione e anche nel corso del match salvezza disputato domenica scorsa contro la Gelbison al Franco Scoglio.

Non solo squadra per riprogrammare una stagione meno sofferta ma anche impianti da rivedere e opportunità di investimenti da cogliere, possibili grazie a nuove risorse private da drenare nel calcio peloritano e a operazioni in modalità project financing. Tra queste, non è tramontata l’ipotesi San Filippo Sport Valley, progetto per il quale la città non può più attendere nell’ottica di un concreto rilancio del calcio messinese.

La conferma della realizzazione dell’opera è stata la principale novità emersa durante l’incontro di Bergamo tra Comune di Messina e Lega Pro, nel corso dell’Assemblea annuale dell’Anci dello scorso novembre. Da quel momento, piccoli abboccamenti via Zoom e poco altro fino a Natale, con rinnovata intenzione e interesse ma investimenti da ricercare da parte del Comune anche sul territorio.

Un progetto di ampio respiro e alla cui base non vi sarebbe dovuta essere solo una riconfigurazione della vallata in termini sportivi ma una vera e propria riqualificazione urbanistica della zona Sud della città. Due le principali opzioni al vaglio del Comune di Messina per reperire le risorse utili al consistente intervento che, nelle intenzioni dell’Amministrazione Basile, porterà a copertura dello stadio Franco Scoglio, ripristino delle aree circostanti ma anche ristrutturazione di Pala Rescifina e PalaMerlino, all’interno del villaggio Cep.

La prima opzione di investimento, e quella più accreditata nelle stanze del Comune, resta quella del project financing, ovvero l’utilizzo di fondi privati che consentirebbero di snellire pratiche e tempistiche di realizzazione degli interventi. La seconda prevederebbe uno stanziamento integrale con fondi pubblici, con l’esigenza di poter prima reperire le risorse e tempistiche che rischierebbero di allungarsi. Se la prima resta l’opzione più accreditata, al momento la seconda non è del tutto esclusa.

L’altro polo calcistico cittadino, ovvero quello dello stadio Celeste, storico catino di via Oreto che nella memoria degli sportivi messinesi rievoca dolci ricordi di epoche sportive di gran lunga migliori di quelle attuali, è già in parte stato oggetto di interventi consistenti grazie ai 3 milioni di euro ottenuti dal Pnrr. Qui l’Acr Messina è tornato ad allenarsi lo scorso 11 ottobre grazie ai lavori di manutenzione straordinaria operati dalla Messina Servizi Bene Comune dopo anni di totale abbandono.

La concretezza al progetto che si auspicava poter ottenere il vice sindaco Mondello nel corso dei primi mesi del 2023, non è ancora giunta: “Al momento per la San Filippo Sport Valley non ci sono novità sostanziali. Proseguono le interlocuzioni in atto, anche sul territorio”, ha dichiarato il numero due di palazzo Zanca. Come detto, si tratterebbe di un progetto in grado non solo di ridisegnare l’impiantistica sportiva cittadina ma anche di restituire un volto nuovo e dignitoso a zone della città spessp dimenticate.

Un’area per praticare sport nel tempo libero, per far tornare i messinesi allo stadio ma anche per l’organizzazione di concerti e grandi eventi con l’intenzione di riqualificare i tre impianti sportivi e le aree adiacenti presenti nell’intera vallata della zona a sud della città. “Non ultimo – come sottolineato da Mondello – l’intenzione di ospitare gare che riguardino la nazionale italiana di calcio, partite di coppa o eventi internazionali”.

Un discorso, quello relativo agli stadi, che dovrà essere condotto in totale sinergia tra Amministrazione comunale e management della società sportiva dell’Acr Messina, ora nelle mani della famiglia Sciotto. Compito di quest’ultima sarà quello di evitare di commettere l’ormai reiterato errore di una programmazione latitante fino a estate inoltrata.

Durante tutta la stagione non si sono risparmiate le stoccate da parte del Comune e nei confronti della società: “Abbiamo già fatto investimenti importanti per lo Scoglio, dal ripristino della foresteria per consentire notevoli risparmi anche alla società dell’Acr agli interventi del Celeste, anche qui volti ad agevolare la squadra di calcio. Adesso bisogna essere bravi a pensare in grande per evitare di continuare a galleggiare. Il Comune ha fin qui dimostrato con i fatti di esserci ed è quello che continuerà a fare”, aveva dichiarato Mondello nel corso dell’ultima intervista rilasciata al Quotidiano di Sicilia.

Una intenzione rimarcata a mezzo social subito dopo la vittoria del Messina contro la Gelbison anche dal sindaco Basile: “Salvezza raggiunta! Grandi ragazzi. Una vittoria che inorgoglisce l’intera Città. E ora pensiamo al futuro del calcio a Messina”. Lo stesso futuro per il quale il direttore generale dell’Acr, Lello Manfredi, ha detto essere ancora prematuro parlare, nella speranza possa comunque essere migliore e più ambizioso di quello attuale, tanto nei piani dei tifosi quanto in quelli della società. Per una svolta, sportiva e sociale, che gli sportivi messinesi attendono da oltre 15 anni.

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