Riprendono gli arrivi di migranti a Lampedusa, intanto la premier Meloni chiede ancora l'aiuto europeo: "Non possiamo fare tutto noi".
Non si ferma l’emergenza migratoria che sta colpendo da settimane l’isola di Lampedusa. Dopo alcune ore di relativa tranquillità, nella serata di ieri sono ripresi gli sbarchi nella più grande delle Pelagie.
Migranti, notte di sbarchi a Lampedusa
Sono stati tredici, complessivamente, gli arrivi registrati nel giro di un’ora sull’isola siciliana, con numerosi migranti che sono stati soccorsi e portati a terra dalle motovedette della Guardia di Finanza.
Un’imbarcazione di grosse dimensioni è stata trainata e fatta approdare a Lampedusa, mentre un’altra è giunta autonomamente a riva. I bisognosi, di diverse nazionalità, sono stati fatti scendere al molo Favarolo.
Tanti i tunisini in arrivo sulle coste lampedusane, così come libici e marocchini. A gravare sulla situazione d’emergenza sono l’alluvione che ha colpito recentemente la Libia, così come il forte terremoto che si è abbattuto in Marocco.
Meloni: “Non possiamo risolvere problemi da soli”
“Non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”, commenta intanto la premier italiana Giorgia Meloni, poche ore prima di intervenire per la prima volta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “L’Italia non può risolvere il problema da sola: quel che occorre fare è fermare i trafficanti”, ha aggiunto.