Migranti, negli ultimi sbarchi di Lampedusa la conferma dell' "inganno mediatico" di Salvini - QdS

Migranti, negli ultimi sbarchi di Lampedusa la conferma dell’ “inganno mediatico” di Salvini

redazione

Migranti, negli ultimi sbarchi di Lampedusa la conferma dell’ “inganno mediatico” di Salvini

domenica 29 Settembre 2019

Tra la notte scorsa e stamattina ne sono approdati altri ottanta, confermando quanto, dal marzo scorso, il sindaco dell'isola, Totò Martello, va affermando: ossia che quella dei "porti chiusi" era una bufala e che, puntando l'indice contro le Ong, si distoglieva semplicemente l'attenzione dai continui sbarchi fantasma organizzati dai trafficanti d'uomini con il sistema della nave madre e dei barchini. Nell'hot spot dell'isola oltre un centinaio di ospiti, più del consentito

I tre sbarchi nel giro di poche ore a Lampedusa, dove sono approdati complessivamente ottanta migranti tra la notte scorsa e stamattina, sono una conferma dell'”inganno mediatico” ordito, secondo il sindaco dell’Isoletta, Totò Martello, dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Ottanta migranti in poche ore a Lampedusa

La notte scorsa due piccole imbarcazioni, ciascuna con venticinque persone a bordo, sono state intercettate a poca distanza dall’isola dalle motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza.

Tutti i migranti sono stati accompagnati al centro di accoglienza hot spot dell’isola dove vi erano solamente una quindicina di persone.

Altri trenta tunisini sono stati invece bloccati all’alba di stamane a Cala Palme, dopo essere riusciti ad approdare direttamente sulla spiaggia con un barchino.

Anche loro sono stati trasferiti all’hot spot dove adesso sono ospitati oltre un centinaio di migranti, un numero superiore alla capienza massima della struttura.

E in questi giorni il sindaco Martello ha più volte chiesto di eliminare dall’hot spot le condizioni di sovraffollamento.

La bufala dei “porti chiusi” e gli sbarchi fantasma

Intanto in Italia sono in tanti a essere convinti che, con il nuovo ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, l’Italia abbia “aperto i porti”.

Quanto avvenuto in queste ore a Lampedusa è un’ennesima dimostrazione di come la teoria sia assolutamente falsao.

“Salvini – ha spiegato il sindaco di Lampedusa – è riuscito per oltre un anno, grazie al suo sistema di propaganda, a far credere agli italiani che non c’era più stato alcuno sbarco sul territorio italiano. Ma è un colossale falso, perché il fenomeno non lo governava nessuno. E già nel marzo scorso avevo rivelato come a Lampedusa gli sbarchi, con il sistema della nave madre e dei barchini, non si fossero mai fermati, ma nessuno mi aveva dato retta. Non solo, da quando ho dichiarato che il flusso di sbarchi a Lampedusa fosse continuo, non sono più stato sentito da certe testate”.

Non solo, contro Martello cominciarono i messaggi di insulti (“Criminale, socio della mafia, portali a casa tua, comunista di merda”) e la Procura della Repubblica di Agrigento fu costretta ad aprire un’inchiesta.

I vari tipi di sbarco fantasma

Secondo una stima dell’associazione MareAmico di Agrigento, con il sistema degli “sbarchi fantasma” sarebbero giunte in Italia almeno altre seimila persone dall’inizio dell’anno. Il presidente Claudio Lombardo ha spiegato che ci sono vari tipi di sbarchi fantasma, articolati a seconda del tipo di approdo: in Puglia e in Calabria i migranti giungono dal Mar Egeo, quasi sempre con barche a vela, in Sardegna arrivano provenienti dall’Algeria, e su tutte le coste siciliane, da Trapani a Licata, sui barchini.

“La gran parte della traversata verso la Sicilia – ha sottolineato Lombardo – viene compiuta con la cosiddetta nave-madre. Poi, vicino la costa, i migranti vengono fatti salire a gruppi su imbarcazioni più piccole, che possono contenere fino a settanta persone. Il sistema è stato documentato con immagini e foto in due diverse operazioni di Frontex”.

Frontex e le immagini della nave-madre

“I migranti – ha continuato Lombardo – vengono trasbordati su piccoli pescherecci in legno, di dimensioni inferiori ai venti metri così da non essere individuati da radar e altri sistemi di rilevazione. Questi barchini giungono o di notte o su spiagge deserte e subito i migranti di dileguano, abbandonandoli. Sono quasi tutti tunisini, perché i migranti economici hanno quest’unica possibilità di entrare in Italia, e dunque in Europa, per via della legge Bossi-Fini”.

A volte, come spesso avviene a Lampedusa, le piccole imbarcazioni vengono intercettate dalle motovedette della Guardia di Finanza o della Capitaneria di Porto e dunque lo sbarco fantasma diventa reale e i migranti possono essere identificati, ma il sistema è il medesimo: nave-madre e barchino.

Poi sono anche gli sbarchi fantasma… senza barca. Quando il tempo è buono e le condizioni lo permettono, gli scafisti lasciano i migranti sulla costa e ripartono. Lombardo ha sottolineato come nel 2017 MareAmico abbia documentato l’arrivo di tremila persone solo nella provincia di Agrigento, e di questi soltanto quattrocento furono identificati: circa il 15%.

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