Ministro Fratin: "Sì ai termovalorizzatori in Sicilia" - QdS

Fratin, il “sì” ai termovalorizzatori in Sicilia: “Mi auguro vengano realizzati”

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Fratin, il “sì” ai termovalorizzatori in Sicilia: “Mi auguro vengano realizzati”

Redazione  |
mercoledì 19 Aprile 2023

Dall'emergenza rifiuti alla siccità, i temi affrontati dal ministro nel giorno dell'inaugurazione della XV edizione del salone "Ecomed Progetto Comfort".

“Mi auguro che in Sicilia vengano realizzati i termovalorizzatori“: lo ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Picchetto Fratin.

Il rappresentante del Governo si trova attualmente a Misterbianco, in provincia di Catania, e ha pronunciato il suo deciso “sì” a favore dei termovalorizzatori contro l’emergenza rifiuti al margine dell’inaugurazione della XV edizione del salone “Ecomed Progetto Comfort“.

Ecco le sue dichiarazioni.

Fratin, “sì” ai termovalorizzatori in Sicilia

Queste le parole del ministro: “Mi auguro che in Sicilia vengano realizzati i termovalorizzatori. Naturalmente la competenza è della Regione Sicilia ma vale per tutto il nostro Paese. Noi non possiamo avere una situazione dei rifiuti come quella di diversi territori, a sud e a nord, e d’altra parte non possiamo nemmeno far pagare ai cittadini italiani il trasporto dei nostri rifiuti in Germania, dove vengono utilizzati per fare energia elettrica, e poi comprare energia elettrica, quindi far pagare ai cittadini italiani due volte la stessa cosa”.

Siccità, rinnovabili e altri temi

Non solo termovalorizzatori. Il ministro Fratin nelle scorse ore si è espresso anche su altri temi molto rilevanti per la Sicilia, come la siccità.

“In merito alla siccità c’è un decreto in corso di esame da parte delle Camere. Stiamo vivendo una difficoltà. Dobbiamo renderci conto che non possiamo avere gli acquedotti con il 40% di perdita, che ci vuole una riduzione del numero degli enti gestori del settore idrico, che ci vuole una razionalità diversa della gestione della parte irrigua, che dobbiamo utilizzare meglio gli otto miliardi di metri cubi di acqua reflua, che solo in minima parte vengono utilizzati per l’agricoltura”.

“Dobbiamo anche dotarci – ha aggiunto il ministro Fratin – di bacini che ci permettono di raccogliere l’acqua e poi riutilizzarla a fini idroelettrici e irrigui. Noi raccogliamo solo il 10% dell’acqua piovana. Ci sono realtà, come la Spagna, che superano i 30%. Guardiamoci attorno”.

E, naturalmente, nel corso del dibattito in Sicilia hanno avuto un posto di rilievo anche le potenzialità delle risorse rinnovabili. “Non è una questione di braccio di ferro. Le rinnovabili sono il percorso della decarbonizzazione. Io credo si possa parlare anche rispetto a una uniformità dei territori italiani, di quelli che possono essere dei riconoscimenti, delle compensazioni, ma su scala vasta. Non può essere fatta con una singola regione, con ogni singolo comune”, ha detto il ministro rispondendo alla domanda di un giornalista in merito alla richiesta di royalties sugli impianti fotovoltaici da parte del governatore Schifani.

Immagine di repertorio

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