Mix di vaccini, "Ancora pochi dati, solo in condizioni disperate" - QdS

Mix di vaccini, “Ancora pochi dati, solo in condizioni disperate”

web-la

Mix di vaccini, “Ancora pochi dati, solo in condizioni disperate”

web-la |
lunedì 14 Giugno 2021

Arnon Shahar, responsabile della campagna di immunizzazione di Israele, critica aspramente la scelta del secondo richiamo con un vaccino diverso

Arnon Shahar, responsabile della campagna di immunizzazione di Israele, critica aspramente la scelta del secondo richiamo con un vaccino diverso.

“Mixare i vaccini è una scelta che al momento andrebbe presa solo in condizioni disperate – spiega l’esperto – Sarebbe ragionevole solo se ci fosse un’impennata di casi, non ci fossero abbastanza dosi per proteggere i cittadini e non ci fosse altra scelta. Non ci sono studi sufficienti sulla cosiddetta ‘eterovaccinazione‘. Per ora è meglio eseguire il richiamo con lo stesso siero”.

Dello stesso avviso Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all’Universita di Padova, a Fanpage.it. “Dal mio punto di vista non credo ci siano problemi perché il sistema immunitario dovrebbe essere stimolato. Tuttavia la mia opinione, come quella dei miei colleghi virologi e dello stesso Comitato Tecnico Scientifico, non conta nulla in assenza di dati. La vaccinazione eterologa è stata studiata su poche centinaia di casi, non sono assolutamente sufficienti; occorre un campione molto più esteso per poter osservare tutta la variabilità genetica della popolazione”.

“Fin dall’inizio – sottolinea – bisognava essere trasparenti e dire: “Signori, i vaccini sono stati autorizzati in via emergenziale, via via che acquisiremo dati avremo maggiori indicazioni”. Invece è stata fatta molta confusione”.

Riferendosi quindi alla morte della ragazza di Genova dopo la vaccinazione AstraZeneca, “non c’era modo che la povera Camilla avesse potuto mettere in evidenza delle problematiche con il formulario di anamnesi messo a disposizione dei vaccinatori, che – ha concluso Crisanti – è sicuramente inadeguato rispetto all’esigenza di intercettare persone potenzialmente a rischio”.

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017