Multe no-vax, ricorso respinto: il commento di Schillaci - QdS

Covid, Schillaci su multe a over 50 non vaccinati: “Più costi che vantaggi”

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Covid, Schillaci su multe a over 50 non vaccinati: “Più costi che vantaggi”

Redazione  |
venerdì 02 Dicembre 2022

Il ministro della Salute Orazio Schillaci torna a parlare delle multe destinate agli over 50 che non si sono vaccinati contro il Covid.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci torna a parlare delle multe destinate agli over 50 no-vax, cioè coloro che non si sono sottoposti al vaccino anti-Covid quando era previsto l’obbligo.

Per il ministro, sembra che la misura possa avere “più costi che vantaggi”. Ecco le ultime dichiarazioni durante l’intervento a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1.

Multe no-vax, ricorso respinto: il commento di Schillaci

“Il discorso delle multe (a chi non si è vaccinato contro il Covid-19) riguarda essenzialmente il Mef. E mi sembra che a tal proposito ci sia un’iniziativa parlamentare, un emendamento. Io voglio semplicemente ricordare che in Europa solamente due Stati avevano introdotto le multe, che sono l’Austria e la Grecia. In realtà nessuno di queste due Stati che aveva introdotto le multe per chi non si vaccinava poi è andato effettivamente all’incasso”.

“Quindi adesso aspettiamo, vediamo quello che accade, ma allo Stato richiedere le multe potrebbe costare più di quello che poi ne potrebbe derivare”. Questo è il commento del ministro Schillaci sul pronunciamento della Consulta che ha respinto i ricorsi dei no vax, giudicando legittima la scelta fatta a suo tempo sull’obbligo vaccinale anti-Covid.

L’obbligo di cui si parla è rimasto in vigore fino allo scorso 15 giugno (tranne per il personale sanitario) e ha determinato non poche polemiche (soprattutto nel periodo in cui era previsto il Green Pass sul posto di lavoro).

Immagine di repertorio

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Un commento

  1. Giovannu ha detto:

    Si paventerebbero almeno 1 milione di ricorsi che sarebbero vinti per una serie di motivi. 1) Decorrenza dei termini di prescrizione 2) Obbligo di firmare un Consenso informato che secondo il trattato di Nizza, art. 3 dovrebbe essere, per l’appunto, LIBERO. Nel consenso “informato” sono riportati solo 30 degli oltre 1200 effetti collaterali possibili dichiarati da Pfizer e, oltretutto, nonostante siano state accertate 20 morti ufficiali non è menzionata la dicitura che gli effetti potrebbero anche essere LETALI. Il Consenso “informato” quindi è anche falso. Oltretutto riporta chiaramente che ancora, vista la caratteristica SPERIMENTALE del vaccino, non si conoscono gli effetti nel lungo periodo. Probabilmente il Ministero andrebbe in Bancarotta!

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