Multo ergo Sum - QdS

Multo ergo Sum

Antonino Lo Re

Multo ergo Sum

Giovanni Pizzo  |
lunedì 15 Maggio 2023

Ogni tanto qualcuno si sveglia dal letargo e colpisce random, senza una strategia o un piano mobilità

Sono reo confesso. Ho trovato una multa sul vetro posteriore della macchina. Avevo posteggiato in uno dei pochi luoghi senza strisce blu. Trattasi di via Villa Sperlinga, una stradina senza uscita per motivi urbanistici insondabili. Ci troviamo nel retro di un palazzo in via Leopardi, pieno centro città. La macchina era posteggiata insieme a tutte le altre, a spina di pesce, ed una ruota, come quella delle altre macchine, era sopra il piccolo marciapiede diruto ed ingombro di rifiuti. Quel marciapiede è impercorribile e mai percorso da nessuno. Abitiamo lì da 1959 e non ho mai visto nessuno camminare su quel marciapiede, piccolo, stretto e sfossato. Pertanto, mea culpa maxima culpa, sono stato multato insieme ad altri peccatori come me. Sono prostrato per il mio peccato stradale, e chiedo venia alla incredibilmente solerte e illuminata Amministrazione. Un’infrazione commessa per giunta in una città piena di parcheggi, e ricolma di servizi pubblici di trasporto da fare invidia a Copenaghen.

Ora cosa possa portare uno di questi deambulanti con pettorina a multare delle macchine in una stradina con zero percorrenza, senza saracinesche, passi carrabili, negozi, per giunta senza uscita è un mistero glorioso. Non ho mai capito chi siano costoro, che per la maggior parte del tempo parlano al telefonino, passeggiano amabilmente in coppia e sostano parte del loro tempo nei bar. Non si capisce se sono dipendenti comunali, ovviamente precari per scopi elettorali, o dipendenti di una società privata. Non mi sovviene se questo appalto privato segua le regole della pubblicità e trasparenza o meno.

Ogni tanto qualcuno si sveglia dal letargo e colpisce random, senza una strategia o un piano mobilità. Di fatto l’amministrazione lascia sostanzialmente in pace i suoi cittadini, anche quando parcheggiano in seconda fila, e poi gli ricorda con un buffetto al portafoglio che esiste e che comanda lei. Tu cittadinanza fatti la tua vita, ma “accura” che io esisto. Ogni tanto metto cartelli per pulizia strade e poi sparisco senza pulirle regolarmente, una tantum per ricordarti che esiste un Comune. E nel frattempo faccio lavorare un po’ di carri attrezzi privati, nottetempo, che si fanno, senza gare di evidenza pubblica con Anac e dintorni, quattro piccioli. Tra l’altro io sono uno di quei cittadini che paga la sosta residente e il pass Ztl, ben messi in bella mostra. Ma io sono un peccatore e mi confesso.

Mettere multe a “muzzo”, random, una tantum, senza una strategia traffico, parcheggi, servizi, senza una comunicazione adeguata ai cittadini, che gli faccia percepire un percorso di riabilitazione dopo l’abbandono di questi anni, non è cosa buona e giusta. Rimango comunque da peccatore stradale a disposizione.

Così è se vi pare.

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