Musumeci: “Io candidato? Prima porterò a termine il lavoro iniziato” - QdS

Musumeci: “Io candidato? Prima porterò a termine il lavoro iniziato”

Raffaella Pessina

Musumeci: “Io candidato? Prima porterò a termine il lavoro iniziato”

giovedì 11 Novembre 2021

Ieri il presidente della Regione ha incontrato il leader della Lega, Salvini. E rivolgendosi ai ministri leghisti: “Appoggino istanze della Sicilia”

PALERMO – Manovre elettorali in corso nel centrodestra. Dopo l’alleanza tra Forza Italia e Italia Viva ecco che il governatore Nello Musumeci coglierà l’occasione della convention del 20 novembre sui suoi 4 anni di governo dal titolo “Il racconto del nostro lavoro, i progetti per il futuro”, per sancire la sua ricandidatura, con o senza gli attuali alleati. La riunione si terrà all’Hotel delle Palme, che si trova proprio di fronte alla nuova sede di Diventerà Bellissima, il suo partito che in Sicilia si attesta al 7 per cento. Ma Musumeci ancora spera di poter guidare una coalizione forte e vincente e quindi mantiene la riserva sulla sua ricandidatura.

“Credo che prima di parlare di una mia ricandidatura sia importante portare a termine il lavoro iniziato – ha detto il governatore -. Credo che sarebbe un atto di presunzione dire mi voglio candidare anche perché dipende dalla coalizione”. Intanto però non resta a guardare e ieri si è incontrato a Roma con il leader della Lega Mattero Salvini, accompagnato dal segretario regionale del partito Nino Minardo. Nel corso dell’incontro Musumeci ha chiesto ai ministri della Lega di sostenere le istanze della Regione siciliana. In particolare, Musumeci ha evidenziato l’opportunità di realizzare a Catania lo stabilimento Intel, per la produzione di semiconduttori, come già richiesto al ministro Giancarlo Giorgetti, e di istituire nell’Isola una scuola di alta formazione per il personale alberghiero, come anticipato al ministro Massimo Garavaglia. Il senatore Salvini ha assicurato il massimo impegno della rappresentanza governativa della Lega a favore della comunità siciliana, anche sul fronte del Pnrr, per cogliere appieno le opportunità di crescita dell’Isola. Musumeci ha voluto sottolineare di non aver voluto parlare con Salvini della sua ricandidatura. “Mi ha chiesto cosa volessi fare e io ho risposto che in questo momento mi interessa lavorare nell’ultimo anno della mia legislatura senza lasciare nulla in sospeso. Il tema della mia ricandidatura si porrà il prossimo anno”.

L’obiettivo di questa visita romana è stato di perorare la causa Sicilia, affinché venga superata la crisi e il gap in confronto di tutte le altre regioni italiane. “Credo che serva un’attenzione da parte dello Stato verso chi non ce la fa e in quel caso lo Stato deve intervenire – ha detto – ma non può diventare lo strumento per i furbi . In Sicilia non si trova più chi fa la vendemmia, non si trovano più operai”. Secondo il governatore della Sicilia, il reddito di cittadinanza, “con questo meccanismo, andrebbe abolito”. In Sicilia ci sono 556mila beneficiari del reddito di cittadinanza e solo l’1% ha voluto o potuto trovare lavoro. Questo dà l’idea di come, nonostante si siano impegnate decine e decine di miliardi, lo strumento sia assolutamente inadeguato”. “È uno strumento diseducativo – conclude – ma al tempo stesso è necessario guardare con maggiore attenzione fra le pieghe del sociale”.

Musumeci infine ha auspicato una maggiore decisione da parte del ministro Lamorgese in merito ai disordini provocati dai no vax in piazza. “Serve che lo Stato ponga le regole in maniera chiara, quando la degenerazione provoca quello che ha provocato, lo Stato deve apparire più forte di chi provoca disordini e violenza. Secondo me il ministro Lamorgese deve essere più decisa, finora ha mostrato molta incertezza”.

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