“Noi commercialisti di Trapani pronti a raccogliere tutte le sfide del nostro territorio” - QdS

“Noi commercialisti di Trapani pronti a raccogliere tutte le sfide del nostro territorio”

Vito Manca

“Noi commercialisti di Trapani pronti a raccogliere tutte le sfide del nostro territorio”

martedì 05 Novembre 2019

Il presidente dell’Ordine di Trapani, Mario Sugameli, aggiorna l’agenda della categoria. “Le nostre competenze al servizio dell’aeroporto Birgi, del marmo e del vino”

TRAPANI – La nuova frontiera è il territorio. I commercialisti trapanesi sono pronti a lanciare la sfida. Ed il loro presidente provinciale Mario Sugameli traccia la rotta: “Dobbiamo prendere atto che l’esercizio della professione in termini tradizionali è un mondo finito. Ciò vale per i commercialisti ma anche per le altre professioni. Nel mondo dei servizi sta avvenendo quello che è avvenuto negli anni ‘90 in quello della distribuzione dei beni. I meno giovani, come me, ricorderanno che c’erano le botteghe di generi alimentari, i piccoli negozi di elettrodomestici e un tessuto commerciale formato da micro attività: sono scomparse, sono state sostituite dalla grande distribuzione food e non. Nel mercato dei servizi purtroppo, per noi, è in atto lo stesso processo, grandi società di consulenza, società finanziarie, banche, che già aggrediscono il mercato. La loro presenza al nord è già tangibile in periferia e al sud un po’ di meno”. Competenze e conoscenze che non vanno però disperse. Da qui l’ordine delle priorità.

“L’aeroporto di Birgi – sottolinea il presidente Sugameli – è la questione più importante per l’economia trapanese. Cittadini, operatori economici ed enti locali non possono ignorare che se non riprendono i voli e si ritorna al ritmo di 1,5 – 2 milioni di passeggeri all’anno, tutte le attività ricettive e legate al turismo non potranno avere futuro”.

Ed ancora: “Un euro investito sull’aeroporto ritorna 36 volte sul territorio. Il rilancio di Birgi può essere una risposta anche alla depressione del mercato immobiliare”. Competenze e conoscenze che i commercialisti e gli esperti contabili trapanesi intendono mettere a disposizione anche del settore del marmo. Nel bacino di Custonaci è allarme rosso. Sugameli aggiorna i dati: “Il settore lapideo sta vivendo una delle più profonde crisi della recente storia del comparto, le vicende geopolitiche dei Paesi Arabi e mediorientali, assieme ad una selvaggia concorrenza sui prezzi, ha messo tante aziende in ginocchio. Uno studio della Camera di Commercio di Trapani ha rilevato nel 2018, rispetto al 2017, un ulteriore arretramento del 14% dell’export, con una perdita di fatturato di circa 5 milioni di euro”.
Anche quando i dati sono positivi, come nel caso del settore vitivinicolo, c’è tanto da fare.

“Il settore – conclude Sugameli – riporta una crescita dell’export di circa il 15% rispetto al 2017, arrivando a superare oltre 56 milioni di euro, come fatturato, fonte Cciaa. Attenzione, però. La crescita riguarda le aziende leader del settore che hanno seguito politiche di internazionalizzazione”.

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