La nuova riscossione dopo la riforma tributaria - QdS

La nuova riscossione dopo la riforma tributaria

Salvatore Forastieri

La nuova riscossione dopo la riforma tributaria

giovedì 14 Settembre 2023

Il Fisco costretto a fare i conti con un magazzino di crediti erariali che ha raggiunto la cifra monstre di 1.600 miliardi. La legge delega si pone l’obiettivo di velocizzare i rimborsi

ROMA – Anche in materia di riscossione la legge delega sulla riforma tributaria (legge 111 del 4 agosto 2023), all’articolo 18, prevede importanti novità.
D’altronde, con un ammontare di magazzino di crediti erariali di circa 1.600 miliardi di euro, la metà dei quali di fatto assolutamente non riscuotibili, cercare soluzioni idonee a superare l’attuale sistema, farraginoso e poco efficace, rappresenta anche in questo caso una esigenza ed un obiettivo imprescindibile.

Con il citato articolo 18, il legislatore ha stabilito che il Governo, con i decreti legislativi che dovrà emanare entro due anni, provveda ad incrementare, anche attraverso apposita pianificazione dell’attività da svolgere (concordata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze), l’efficienza dei sistemi della riscossione, dei tributi sia nazionali che locali.

A tal fine, tra l’altro, dovrà:
a) semplificare le procedure secondo i principi di efficacia ed economicità, puntando essenzialmente ad obiettivi di risultato, magari raggruppando i crediti in relazione al valore;
b) provvedere al discarico automatico, al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento, delle quote non riscosse;
c) dare la possibilità all’ente creditore, anche dopo il discarico, di riaffidare in riscossione le somme discaricate, quando divengano noti nuovi e significativi elementi reddituali o patrimoniali;
d) salvaguardare sempre il diritto di credito, mediante il tempestivo tentativo di notificazione della cartella di pagamento non oltre il nono mese successivo a quello di affidamento del carico ed evitando sempre il verificarsi della prescrizione;
e) modificare progressivamente le condizioni di accesso ai piani di rateazione, in vista della stabilizzazione a 120 del numero massimo delle rate;
f) potenziare l’attività di riscossione coattiva dell’agente della riscossione, anche attraverso il progressivo superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento, al fine di anticipare l’incasso delle somme dovute dal debitore;
g) ridurre i tempi per l’avvio delle azioni cautelari ed esecutive;
h) estendere il termine di efficacia degli atti di riscossione, per assicurare una maggiore rapidità dell’azione di recupero;
i) razionalizzare l’informatizzazione e la semplificazione delle procedure di pignoramento dei rapporti finanziari, che non possono in ogni caso eccedere complessivamente la misura della sorte capitale, degli interessi e di ogni relativo accessorio fino all’effettivo soddisfo;
l) individuare un nuovo modello organizzativo del sistema nazionale della riscossione, anche mediante il trasferimento delle funzioni e delle attività attualmente svolte dall’agente nazionale della riscossione, o di parte delle stesse, all’Agenzia delle entrate, in modo evitare l’attuale netta separazione tra l’Agenzia delle entrate e l’Agenzia delle entrate-Riscossione (il soggetto che svolge le attività di riscossione;
m) individuare in via tassativa dei casi in cui si configuri, in capo a persone fisiche o giuridiche che maneggiano denaro, valori o altri beni pubblici, di qualsiasi natura, l’obbligo di resa del conto;
n) rivedere la disciplina dei rimborsi dell’imposta sul valore aggiunto al fine di razionalizzare e semplificare le relative procedure;
o) prevedere una disciplina della riscossione nei confronti dei coobbligati solidali che assicuri un corretto equilibrio tra la tutela del credito erariale e il diritto di difesa;
p) assicurare un’adeguata tutela del contribuente nel corso delle attività istruttorie poste in essere dall’Amministrazione finanziaria.

In pratica, dopo la riforma, anche attraverso una migliore pianificazione del lavoro e miglioramenti dal punto di vista procedurale ed organizzativo, compreso l’accorpamento dell’Agenzia delle Entrate (ente impositore) con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (l’agente della riscossione), dovremmo assistere anche al progressivo superamento della cartella e del ruolo alla velocizzazione dei rimborsi ed all’aumento fino a 120 (a regime) delle rate concedibili in caso di dilazione.

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