Odissea infinita per l’ospedale di Bronte - QdS

Odissea infinita per l’ospedale di Bronte

redazione

Odissea infinita per l’ospedale di Bronte

martedì 21 Marzo 2023

Ancora nessuna soluzione per la grave carenza d’organico del presidio cittadino. Lettera del sindaco ai “vertici” regionali della sanità per chiedere un incontro

BRONTE – Sembra un’odissea senza fine quella dell’ospedale Castiglione – Prestianni di Bronte, alla prese con drammatiche carenze d’organico che si riverberano, inevitabilmente, sui cittadini. Dopo diversi appelli che non hanno sortito effetto, il sindaco Pino Firrarello ha deciso di scrivere una lettere all’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo e all’onorevole Giuseppe Laccoto, presidente della Commissione Salute all’Ars, chiedendo un incontro. Nella lettera Firrarello ripropone i numeri del personale medico in servizio all’ospedale. Numeri che lo stesso primo cittadino definisce “sconfortanti”. “Si chiede – si legge nella nota – un incontro urgente per affrontare il problema della grave carenza di personale medico e paramedico che si registra presso l’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte, a servizio di una zona montana difficilmente raggiungibile dalla costa e dall’Area metropolitana, soprattutto durante i mesi invernali, e popolata da circa 50 mila abitanti divisi in Comuni a loro volta collegati da una viabilità lenta ed anacronistica. Da una ricognizione, infatti, risulta che mancano 29 medici, cui però bisogna aggiungere i 6 specialisti della Psichiatria chiusa da tempo ed inspiegabilmente non riaperta”. Poi Firrarello conta, reparto per reparto, tutti i medici che mancano. “Il quadro in ogni reparto è sconfortante. – infatti racconta -. Nel Pronto soccorso mancano 6 medici, in Anestesia ne mancano 4 ed altri 2 medici mancano in Pediatria. L’Ortopedia, un tempo fiore all’occhiello, è il reparto con la maggiore carenza: mancano addirittura 7 medici.

“L’elenco – aggiunge ancora il sindaco brontese – non è finito: un medico manca nel servizio di cardiologia, 3 in ostetricia, 3 nella lungodegenza e, infine, altri 3 medici mancano in medicina. Un problema che spesso si acuisce ulteriormente, perché spesso accade che i già pochi medici in servizio a Bronte vengono dirottati a coprire turni in altri ospedali”.

Ma ciò che il sindaco non è più disposto ad accettare è il paradosso per cui, negli ospedali della città, gli organici siano al completo, lasciando trasparire una sorta di abbandono degli ospedali di periferia. “Per noi non è più accettabile che negli ospedali di Catania le piante organiche siano in esubero a fronte dei numeri che ho citato a Bronte, tenendo presente che da noi si soffre anche per la carenza di personale infermieristico e di operatori socio sanitari”.

Quello portato avanti con assessorato e commissione regionali alla Salute è – di fatto – l’ultimo passo di Firrarello prima di adire le vie legali. Come si legge, infatti, in una nota del Comune, il sindaco afferma: “Più volte ho pensato di rivolgermi alla Magistratura. Prima di farlo intendo sottoporre il problema alle autorità regionali”.

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