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Omicidio Sortino, torna in carcere Dylan Foti, parenti protestano

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Omicidio Sortino, torna in carcere Dylan Foti, parenti protestano

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lunedì 25 Gennaio 2021

Nel 2016 tre giovani, di cui due minorenni, uccisero per futili motivi il panettiere Sebastiano Sortino. Adesso torna in carcere Dylan Foti, unico maggiorenne all'epoca dei fatti, parenti in protesta

Sono passati poco più di quattro anni da quel settembre del 2016 in cui, a Floridia (Siracusa), durante la notte tre giovani a bordo di uno scooter affiancarono l’auto sulla quale viaggiava Sebastiano Sortino – conosciuto panettiere del posto – ed esplosero diversi colpi di pistola, uccidendolo per futili motivi ed esultando per il “risultato raggiunto”. Adesso Dylan Foti torna in carcere e amici e parenti si riuniscono assurdamente in protesta.

L’immagine dell’omicidio

Nel settembre del 2016 le indagini condotte dai carabinieri di Siracusa permisero di identificare in poche ore i responsabili dell’omicidio in tre giovani locali e di trovare la pistola Beretta calibro 7,65 con cui era stato commesso il delitto. Ora che ha avuto un esito processuale, la vicenda può essere definitivamente e compiutamente ricostruita, ed è impressionante constatare come un uomo possa morire per una storia di una tale banalità.

La banalità del movente e i festeggiamenti degli assassini

L’omicidio scaturì infatti per la vendetta che i tre giovani vollero operare dopo una sciocca lite avvenuta con la vittima, che li aveva cacciati dal suo locale per il loro comportamento chiassoso e inurbano. I tre ragazzi stavano infatti giocando e facendo baccano nella panetteria lanciandosi a vicenda pezzi del pellet utilizzato per l’accensione del forno. Per questa ragione l’agguato, in via Boschetto.

Poche ore dopo infatti, i tre giovani raggiunsero su uno scooter Sortino, che stava guidando la sua auto, e gli spararono, cagionandone la morte. I ragazzi fuggirono e furono anche ripresi da una telecamera di videosorveglianza mentre, esaltati per il loro gesto, esultavano per la vendetta appena portata a termine.

La decisione del Tribunale e le proteste dei familiari

I carabinieri riuscirono in breve tempo a ricostruire interamente la vicenda. Il delitto destò molto scalpore in provincia, ebbe eco anche a livello nazionale e diverse furono le manifestazioni in memoria dello sfortunato panettiere. I due soggetti – all’epoca dei fatti minorenni – furono condannati dal Tribunale dei minori di Catania rispettivamente a 15 anni e 6 mesi e a 16 anni e 6 mesi. Dylan Foti invece, oggi 24enne, fu in primo grado condannato a 16 anni e 8 mesi e attendeva ora – dopo la temporanea scarcerazione – la decisione definitiva della Corte D’Appello di Catania.

Adesso è giunta la conferma della condanna e Foti è stato condotto alla casa circondariale di Augusta. L’operazione è stata portata a termine con non poche difficoltà, perché al momento della cattura – esattamente come fu 4 anni fa – amici e parenti del condannato si sono riuniti fuori dalla caserma della Tenenza di Floridia per protestare contro l’operato dei militari.

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